I critici contemporanei affermano che gli Atombombpocketknife generano un rock particolare, basato su dei riff potenti ed amalgamati da una sperimentale destrutturazione e ricomposizione musicale.
Gli ABPK hanno convertito il pubblico al loro suono sparando le loro performance attraverso gli USA e Canada.
Il sette pollici di debutto per la File 13 Records (prodotto da Ken Khlem) evidenzia il potere esplosivo di questa band e la particolare struttura delle loro canzoni. Un mese più tardi la Southern Records fece uscire un mini CD omonimo in cui la psicadelia degli anni 60 si fonde con il post punk.
Nel 2000 la band fa uscire il suo primo vero lavoro , Alpha Sounds, una raccolta di registrazioni , prodotto da Greg Norman. Il disco esce per la Southern Records con Matt Espy che ha rimpiazzato David Burns alla batteria nel giugno 1999. L'ottobre 2001 vede dare alla luce God Save The ABPK con un nuovo membro alla seconda chitarra: Che Arthur. Partecipano poi ad una compilation di beneficenza a favore dei diritti umani per la Flashburn Records.
Nel loro ultimo disco vengono esplorate nuove strutture, grazie all'apporto della seconda chitarra. Viene catturata la coesione, la frustrazione e la liberazione che la band sprigiona negli spazi angusti della sala prove , sotto l'egida di Greg Norman (tecnico e produttore agli EAR Studios di Steve Albini) che produce l'album mixato insieme a Mike Lust dei Lustre King che nel quale raccoglie le diverse sfacettature sonore tipiche della band dal vivo. E' lo stesso suono che ha lasciato storditi quanti hanno avuto l'occasione di vederli in azione durante la precedente tournee'. God Save The ABPK trasmette un umore scuro e preoccupante immediatamente rilevabile, cardine di avventure e tradimenti nei vari rapporti, amici e vicini distorti e distrutti da eroina , alcool e pillole, per non parlare del disagio sociale e professionale. Non è stato un anno facile per i nostri che all'unanimità hanno optato a rinunciare al lusso di dormire , optando per ridicoli programmi di uscite, sessioni di prove piuttosto che il rigore della pseudo-quotidianità. Tutti e quattro i membri rifiutano di rimanere immersi solamente nel mondo di sogno lucido e lanuginoso ABPK che offusca solitamente tutta la realtà, quindi continuano a lavorare giornalmente...
Cinquanta minuti in cui le chitarre generano una tensione che non ti abbandona neppure dopo l’esecuzione dell’ultima nota.
Gabriele Pescatore - Il Mucchio Selvaggio
Il gruppo di Justin Sinkovic continua a sfornare pezzi che riescono a essere ricercati ma tremendamente comunicativi, fra sensibilità new wave/indie e urgenza post-punk. Ritmica insistita e un’ispirazione costante rendono God Save the ABPK uno dei migliori album del 2001. 7/8
Roberto Canella - Blow Up
Una solida impalcatura ritmica capace di mettere in cantiere dieci splendide composizioni, ricche di soluzioni armoniche, di malinconiche dissonanze e di molteplici intrecci strumentali e strutturali.
Roberto Nicheletto - Psycho
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