Cos´ha di speciale Tiziano Sgarbi (in arte Bob Corn)? Facile a dirsi: scrive delle gran belle canzoni (*). Perché dedicargli un top su sands-zine? Difficile a spiegarsi: ci proverò nella consapevolezza che, ancor più dei nostri lettori, rischio di non accontentare me stesso. La scrittura di Bob Corn non può certo definirsi innovativa e neppure particolare, in quanto è facile scorgervi quel modello folk-cantautorale ormai classicizzato che da Bob Dylan porta a Will Oldham passando per Leonard Cohen. La voce pare spesso ´rotta´ e si produce in suggestive tonalità che fanno pensare ad un Matt Jones più rauco. Quindi, pensando al disco come ad un oggetto asettico e fine a se stesso, non è affatto il caso di gridare ´al miracolo´.
Ma non sempre si può valutare un disco con un simile criterio, e si da il caso che "We Don´t Need The Outside" è una di quelle realizzazioni che vanno inserite in un contesto più ampio. Non si può scriverne senza scrivere dell´uomo, dell´idealista che anima le scena indipendente italiana attraverso l´organizzazione di concerti o attraverso la piccola etichetta Fooltribe.
Così come è impossibile non considerare che i suoi dischi sono totalmente esenti da copyright.
Sì!, Bob Corn rappresenta tutti quei valori (fondamentali) sui quali credo da sempre e sui quali si basa l´esistenza stessa di sands-zine.
D´altronde le numerose collaborazioni raccolte per questo lavoro, provenienti da Elektrolochmann, Three In One Gentleman Suit, Comaneci, Milaus, Musica da Cucina e Sex OffenderS Seek SalvatiOn, e le altrettanto numerose etichette indipendenti che hanno contribuito a pubblicare la versione in vinile misurano con una certa precisione la temperatura al rispetto di cui gode lo Sgarbi nel (ormai non tanto) piccolo circuito del nu-folk made in italy.
In un momento in cui si tende a strafare, e arrangiamenti semplicemente volgari vengono fatti passare per visionari, questo disco si attiene, a dispetto delle numerose presenze, ad una semplicità e ad una essenzialità esemplari. Mai c´è uno scarabocchio di suono in più del necessario e mai vengono ricercate soluzioni pretenziose e/o pretestuose.
E i collaboratori, che come ´presenze´ preziose infestano il disco, contribuiscono non poco alla sua riuscita trasfondendoci dentro un´ombra di malata magia psichedelica e impercettibili iniezioni di contemporaneità. Ma c´è dell´altro. Qualcosa che va al di là della bellezza delle canzoni e di quello che è un lavoro particolarmente inspirato, qualcosa che a che fare con la sincerità dell´uomo che tali canzoni ci propone. Qualche anno fa avrei forse scritto: comprate questo disco ma prima ancora comprate "The Freweelin´ Bob Dylan". Oggi scrivo: comprate questo disco e di comprare i dischi di Bob Dylan potete farne anche a meno. (*)
Le 10 canzoni sono tutte sue, ad eccezione di Cold and gold che è cofirmata da Ahlie Schaubel e With you che è di Majirelle.
http://www.fooltribe.com/bobcorn/
http://www.myspace.com/fooltribeconcertiedischi
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