Christy Doran, irlandese trapiantato in Svizzera da quasi un quarantennio, ha alle spalle una lunga carriera di musicista ma ha anche collaborato a produzioni cinematografiche e artistiche. La sua musica infatti, così ricca di influenze che vanno dal jazz al raga e dalla tradizione folk alle avanguardie del Novecento, ha trovato in ripetute occasioni una naturale associazione con altre forme d’arte e con quella visuale in particolare.
La musica di Christy Doran, così ricca di influenze che vanno dal jazz al raga e dalla tradizione folk alle avanguardie del Novecento, ha trovato in ripetute occasioni una naturale associazione con altre forme d’arte e con quella visuale in particolare. Alle colonne sonore composte per la televisione e per registi cinematografici come Christian Schocher si sono via via aggiunte esperienze di sonorizzazione di gallerie d’arte e di interazione con giovani video-artisti di talento. Dalla collaborazione con Pièrre-Yves Borgeaud sono nati i documentari sul rapporto tra immagine e improvvisazione realizzati per l’etichetta discografica ECM di Manfred Eicher nel 1999, mentre lo stesso Borgeaud si è aggiunto alla band di Doran, i New Bag, sul palco del Festival Jazz di Dublino e al Triskel Arts Centre di Cork nel 2000.
Un’esperienza, questa, che si è rinnovata in epoca più recente con la fotografa e regista di Berna Simone Zaugg al Musiktage Festival di Stans (Svizzera) nel 2004.
Dopo la comune esperienza con gli OM negli anni Settanta (col loro mix di jazz, raga ed Hendrix), Doran e Studer hanno spesso incrociato le reciproche esperienze nell’ambito dell’improvvisazione, tornando a confrontarsi di tanto in tanto col repertorio di quello che Robert Wyatt ha definito “un gentiluomo del Sud”.
Christy Doran è nato nel 1949 a Greystones, nei pressi di Dublino, ma vive in Svizzera dall’età di 10 anni. Le ballate tradizionali della sua terra, cantate dal padre, lo hanno portato a contatto diretto con la musica sin dalla più tenera età. Con gli OM, fondati nel 1970 con Fredy Studer, Urs Leimgruber e Bobby Burri, Doran ha iniziato a girare in lungo e in largo l’Europa, alternando al gruppo frequenti esibizioni solistiche in cui ha esplorato fino al limite estremo le possibilità espressive di una singola chitarra. Dopo aver dato vita all’ensemble “May 84” (comprendente Trilok Gurtu e Norma Winstone), è entrato nel quartetto di Peter Warren, con Victor Lewis e John Surman, partecipando anche, tra l’85 e l’87, al progetto “Red Twist & Tuned Arrow” con Studer e Stephan Wittwer.
A seguire il quartetto ‘a doppio basso’ con Studer, Burri e Olivier Magnenat, il quartetto con Bobby Previte, Mark Helias e Gary Thomas, ed il trio ADD con Julian Argüelles e Robert Dick. Davvero infinito il numero di produzioni che nel corso degli anni lo hanno visto a fianco dei principali esponenti della musica creativa europea e d’oltreoceano, da Carla Bley a Gunther Schuller, da Albert Mangelsdorff a Hank Roberts. Tra le costanti del lavoro di Christy Doran, il frequente richiamo alla musica di Jimi Hendrix.
Risale al 1993 il primo gruppo dedicato alla rivisitazione di questi materiali, con Phil Minton, Amin Ali e Django Bates, più tardi sostituito da Tom Cora.
Oltre ad insegnare stabilmente alla “Musikhockschule” di Lucerna, Christy Doran si divide oggi tra il gruppo New Bag (fondato nel 1997 con Bruno Amstad, Wolfgang Zwiauer e Fabian Kuratli), il quartetto Acoustic Strings (con Kuratli, Heiri Känzig e Dominique Pifarély) e l’ensemble di composizione istantanea La Fourmi.
Del lungo sodalizio con artisti di fama internazionale si trova anche traccia nella cospicua produzione discografica del chitarrista svizzero/irlandese.
Un dipinto di Gaspare Melcher – col quale Doran collaborò nell’ambito di una mostra a Castel Burio di Costigliole d’Asti nel 1998 - compare sulla copertina del suo lavoro solista “What a Band” (Hat-Art, 1992). Stefan Banz, curatore nel 2005 del padiglione svizzero all’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, è invece l’autore dell’art-work per il cd “Heaven is Back in the Streets” dei New Bag (Double Moon Records, 2002).
Discografia selezionata
“Montreux Live & More”, OM (Indian, 1974);
“May 84”, Christy Doran Septet (Planisphare, 1984);
“Phoenix”, con Marty Erlich, Ray Anderson, Urs Leimgruber, Hank Roberts (Hat-Art, 1989);
“Music for Two Basses, Electric Guitar & Drums”, Doran/Studer/Burri/Magnenat (ECM, 1990);
“Azurety”, con Ray Anderson e Han Bennink (Hat-Art, 1994);
“Race the Time” con Fredy Studer e Jamaaladeen Tacuma (MGB, 1997);
“Confusing the Spirits”, New Bag (On Cue, 1998);
“Shaman”, con Boris Salchak e Airto Moreira (Melt, 2000);
“Bisquitus desintegrat”, ADD Trio (Enja, 2000);
“Triangulation”, con John-Wolf Brennan e Patrice Héral (Leo, 2004);
“Perspectives”, New Bag (Between the Lines, 2004);
“Jimi”, Doran/Studer/Stucky/Clarke live (Double Moon, 2005);
“Now’s The Time”, New Bag (Between the Lines, 2006).
Jonas Tauber
Nato in Svizzera si muove attraverso una miriade di generi musicali sia suonando il basso che il violoncello.
Collabora con Ensemble Modern, La Chapelle Rhenane, Pat Metheny, Itzhak Perlman, David Murray, Michael Vlatkovich, Billy Mintz, John Gross, Rob Blakeslee.
http://christydoran.ch/
http://www.taubermusik.ch/JONAS_TAUBER/hello.html
http://www.luciendubuistrio.ch/band
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