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DIRITTI D´AUTORE

  • sabato 17 Marzo 2007

Programma “Diritti d’autore”

Altri sguardi, voci, esperienze, gesti.

Si inizia con una mostra fotografica di volti perché ogni nuovo incontro è una iniziazione al volto dell´altro esposto nella sua dignitosa nudità, nel suo disarmato mistero, nella sua indifesa solitudine.
L´altro entra nel nostro mondo, ci invita all´ascolto, ci chiama ad una responsabilità nei suoi confronti, e ci chiede di dargli la parola, il diritto alla parola.
Dunque “Diritti d’autore”, una rassegna che si propone di lasciar parlare gli sguardi, le voci, le esperienze, i gesti, le emozioni di coloro che ci guardano e ci riguardano chiedendo ad ognuno di noi una presa di responsabilità e una partecipazione alle loro vicende che non possono non essere anche le nostre.

Da venerdì 16 marzo a domenica 25 marzo 2007

Palazzo Fogazzaro - Schio inaugurazione ore 20,30

Orari di apertura sabato e domenica dalle 16 alle 20
Lunedì e martedì chiuso
Mercoledì , giovedì ,venerdì dalle 17 alle 21

Mostra fotografica “Women don’t war”

La mostra Women don’t War nasce dal bisogno di portare immagini delle migrazioni forzate; migrazioni determinate da guerre, genocidi, violenze, dittature. E le fotografie sono anche il risultato del coinvolgimento delle donne dentro il gioco d’identità: farsi ritrarre in un grande studio fotografico, sentirsi belle e apprezzate, giocare a fare “le modelle”, ha restituito loro una parte del femminile desiderio. Portare alle persone che non conoscono alcune specificità delle migrazioni, e dentro queste la specificità del femminile, può essere un compito bello e significativo. L’autore stesso scrive: ”In Women don’t War ho cercato di ritrarre l’animo di questi veri, grandi personaggi, nella loro bellezza (…) nella loro diversità, nella nobiltà d’animo riflessa appena dai loro preziosi o semplici vestiti, molto più riflessa nei loro sguardi”.
La mostra è stata realizzata con il contributo del Progetto Fontego (Servizio Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati ) del Comune di Venezia , Assessorato alla Politiche Sociali e Rapporti con il volontariato, e messa a disposizione dall’autore e dal Comune di Venezia per progetti di sensibilizzazione sulle tematiche migratorie.

Maurizio Marcato è un fotografo poliedrico, i suoi interessi vanno dal reportage al ritratto, dall’architettura alla paesaggistica fino alle foto d’arte e di ricerca. Lavora a livello internazionale, soprattutto in Giappone e negli Stati Uniti. A New York è ora presente presso la Cooper Union Public School con una mostra permanente di foto di cento e più oggetti di design. Dal 1986 collabora con diverse riviste, soprattutto testate che si occupano della gestione degli spazi architettonici, d’immagine e di design.

venerdì 16 marzo 2007

Palazzo Fogazzaro – Schio ore 21,30

“Attraverso Le frontiere”
Spettacolo teatrale di e con Carla Stella.

A volte guardare la vita da dietro un velo non è poi così diverso da guardarla a viso aperto, se lo sguardo che muove i sentimenti è rivolto ai problemi quotidiani: i figli, la casa, l´amore, la morte, le aspettative, gli obiettivi...la forza. Le frontiere sono luoghi d´incontro, non solo separazione – divisione. E´ incontrare ciò che ci accomuna che mi ha spinto a preparare questo spettacolo. Ascoltare che cosa hanno da dirci Mastretta, Soltani, Djebar e le altre meravigliose autrici di questi testi che presento, così come si ascoltano delle amiche che ci parlano di sé.
Un viaggio attraverso le frontiere...un itinerario divertente, ironico e profondo in Europa, India, Africa, Afghanistan, Iraq e Sud-America, accompagnato dalle musiche originali di Riccardo Misto, eseguite dall´autore.

Carla Stella si diploma alla Scuola Regionale di Teatro di Padova diretta da Arnoldo Foà. Premiata come migliore attrice al Forum Internazionale di Vilnius, Lituania per Io ragazzo del 2000. Interpreta diversi Recital di poesia per RAI 3. Dal 2002 costituisce una propria Compagnia, Settima Zona, curando la regia dei lavori messi in scena. Prende parte con propri lavori a diverse manifestazioni internazionali come: Festival Jazz di Concordia Saggittaria; Festival Latino-Americano.

domenica 18 marzo 2007

Cinema Pasubio – Schio Ore 18 a seguire cena etnica al CSC

L’orchestra di Piazza Vittorio

“Una stupenda metafora sulla convivenza sulla quale dovrebbero meditare politici e governanti prima di promuovere altre guerre”.
Tullio Kezich - Corriere della Sera
”Un film diverso da tutti. che racconta con ironia e complicità una piccola e immensa vittoria dell´iniziativa individuale sulle inerzie e le inevitabili lentezze della mano pubblica. un film che racconta con fraseggio a sua volta sapientemente musicale il divertimento e la sfida, le sorprese, l´eccitazione continua... i sapori, la ricchezza di questa utopia cosi´ bella che sembrava impossibile. Una vera avventura, un piccolo grande film.
E un esempio per tutti”.
Fabio Ferzetti - Il Messaggero

Un concentrato di sapori, odori, culture di tutto il mondo. Un mosaico che lentamente ha preso forma integrandosi con i romani che abitano la piazza e i dintorni. Questa è Piazza Vittorio.
A pochi passi dalla Stazione Termini a Roma, nel quartiere Esquilino, Piazza Vittorio conserva molto della Roma tradizionale, ma nel giro di pochi anni ha saputo arricchirsi del passaggio dei tanti che, arrivati da lontano, l’hanno trasformata in una piazza internazionale.
L’Orchestra è nata, nell’estate del 2002, proprio dallo spirito della piazza, un incrocio multietnico che ha fatto incontrare i musicisti e i suoi sostenitori. Nel 2003 ha girato l’Italia con la prima tournée che ha fatto conoscere al grande pubblico la musica di artisti provenienti da tanti Paesi del mondo. Adesso, dopo quattro anni di vita, arriva il nuovo album Sona.

sabato 24 marzo 2007

Schio Teatro Pasubio ore 20.30

“VITE SOSPESE”
di Teatro di nascosto – Hidden Theatre, Accademia Teatro Reportage per Richiedenti Asilo e Rifugiati

Un politico di sinistra, destra, centro, si esibisce in una conferenza sugli immigrati, i CPT, le carrette del mare…
Nello stesso momento, un iraniana, un afgano, un kurdo, cercano di scappare dalla guerra, dai ricordi dall’incubo di un passato vicino, seguendo un tortuoso sentiero di montagna, un sentiero di speranza.
In un mosaico tessuto di ricordi, musica, vivono l’assurdità di questo mondo, dove solo una parte degli esseri umani ha il diritto di spostarsi liberamente e gli altri, la più grande parte, devono percorrere strade illegali e pericolose.
Il Testo è ispirato a: articoli di giornali, materiale della commissione diritti umani per il libro bianco sui cpt, il libro “De naakte waarheid” (La verità nuda) dell’iraniana Monireh Baradan e altri libri testimonianza di donne dell’Afghanistan e da testimonianze dirette di rifugiati e richiedenti asilo.

Teatro di Nascosto – Hidden Theatre, residente a Volterra, ha prodotto negli ultimi 7 anni una serie di teatro-reportages raccontando storie di persone, situazioni e popoli senza voce, dando informazione approfondita raccontando storie vere di persone e situazioni incontrate in viaggi di esplorazione. Questo lavoro ha portato a creare una piccola accademia di teatro-reportage per rifugiati e richiedenti asilo, anche questa con sede a Volterra.

domenica 25 marzo 2007

Palazzo Fogazzaro - Schio ore 18.00

A chiusura della mostra fotografica Said l´equilibrista, reading di Said Kandoussi dal monologo teatrale di Enio Sartori - Accompagnamento musicale di Gabriele Grotto.

Said Kandoussi originario di Casablanca e residente a Schio, attore della compagnia teatrale Schio Teatro Ottanta propone una lettura del monologo teatrale di Enio Sartori, opera premiata al “Premio Annalisa Scafi 2005” di Roma. Un migrante marocchino, ritiratosi a vivere ai margini della società di accoglienza dopo una dolorosa vicenda familiare (la comunicazione da parte della moglie della nascita di un figlio non suo) che mette in crisi tutto il senso del suo processo migratorio, ripensa la sua esistenza, e smaschera, attraverso un monologo serrato, in nome di una verità che non può più tacere, innanzitutto a se stesso, i luoghi comuni, le illusioni, le falsità con cui la società di provenienza e quella di arrivo vivono e si raccontano l’esperienza migrante. La lettura sarà accompagnata da Gabriele Grotto alle percussioni.

giovedì 29 marzo 2007

San Vito di Leguzzano ore 20.30

Rapporto annuale “AMNESTY INTERNATIONAL”

Le vite di milioni di persone in ogni parte del pianeta sono state devastate dalla negazione dei loro diritti fondamentali. La sicurezza è stata minacciata dalla guerra e dagli attacchi dei gruppi armati, così come dalla fame, dalle malattie e dalle calamità naturali. Le libertà sono state decurtate da repressione, discriminazione ed esclusione sociale.
Il Rapporto Annuale di Amnesty International, che documenta le violazioni dei diritti umani in 150 Paesi e Territori in tutto il mondo, compresa l’Italia, pone in evidenza la necessità che i governi, la comunità internazionale, i gruppi armati e altri soggetti che ricoprono posizioni di potere o di influenza si assumano le proprie responsabilità.
La serata sarà presentata dalla sezione Amnesty International di Vicenza.

domenica 1 aprile 2007

Casa del Popolo/ Circolo ARCI - Torrebelvicino ore 17.00
a seguire cena etnica presso il circolo

CORO DONNE UCRAINE (Associazione Ucraina più)

Il coro folkloristico è composto da circa 15 donne ucraine che lavorano in Italia e costituisce un’occasione di ritrovo tra persone che condividono l’esperienza dell’emigrazione e strumento di integrazione nella nuova realtà sociale attraverso la diffusione dei canti popolari ucraini.

Documentario “Le donne del destino”

Il documentario si propone di analizzare due particolari aspetti sociali, conseguenza delle nuove immigrazioni dall’est.
Attraverso una serie di interviste, le donne saranno invitate a raccontare le loro storie di solitudine e di emarginazione; il documentario diventerà così un viaggio nel ricordo e nella nostalgia e, allo stesso tempo, vivido ritratto della condizione degli anziani nella nostra società la cui cura è sempre più spesso affidata ad estranei. Il documentario mette in risalto l’idea che l’arte, intesa come canto, possa essere un veicolo, un collante di solidarietà fra persone che condividono la stessa condizione di subalternità e di stranieri in una terra che non è la loro, storie di mogli e madri che abbandonano i propri cari e si trasferiscono a migliaia di chilometri dal focolare domestico.
Alla proiezione saranno presenti le donne ucraine protagoniste del documentario.

venerdì 13 aprile 2007

Sala Civica – Via A. Snichelotto, San Vito di Leguzzano ore 20,30

“VITE IN VIAGGIO – itinerari di intercultura”

Il centro interculturale Mondinsieme, attraverso la redazione di Mix@re ha realizzato tre video-interviste a immigrati in Italia:
1. Mohajir- Migrante, 33’38’’, è la storia di Mohammed, marocchino, che dopo quasi 30 anni in Italia, racconta la sua avventura di quando decise di lasciare il proprio Paese alla ricerca di un po’ di fortuna.
2. Gorgui- Uomo, 23’22’’, è la storia di Papa, senegalese, che, in Italia, matura una passione politica che lo porterà a diventare rappresentante sindacale nella fabbrica dove lavora.
3. Akwaaba- Benvenuto, 35’23’’, è la storia di Charles, ghanese, e della sua famiglia che ricordano le difficoltà di imparare una nuova lingua e i fraintendimenti che proprio la scarsa conoscenza di questa a volte causava.
I video hanno partecipato all’edizione 2007 del premio Mostafà Souhir per la multiculturalità nei media, promosso dal COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti).
Alla proiezione sarà presente qualcuno della redazione di Mix@re.

domenica 15 aprile 2007

Cinema Pasubio – Schio ore 21

TUTTA COLPA DI VOLTAIRE

Il viaggio di Jallel tra i diseredati e gli emarginati di una Parigi insieme caotica e vitale, crudele e sincera, non è il solito percorso di formazione del giovane che diventa grande, né l’indigesto spaccato sociologico-politico sulla condizione dei moderni immigrati. È un gioioso-giocoso ritratto dell’ars vivendi di un clandestino che, nella sua individualità e unicità, parla per tutti, parla a tutti.

Abdel Bechiche nasce a Tunisi nel 1960. Con La faute à Voltaire ( Tutta colpa di Voltaire) ha vinto il Premio De Laurentis-Miglior opera prima alla 57 Mostra internazionale d´Arte Cinematografica di Venezia.

mercoledì 18 aprile 2007

Circolo ARCI – San Vito di Leguzzano ore 20,30

Video di Maria Rosa Jijion del gruppo G2 – generazioni seconde

La Polverera. Attorno a un campo di terra battuta il Sud America di Roma prende vita: la domenica la polverera non resta mai sola. Partite ininterrotte e banchetti a far da intervallo, squadre che sembrano di professionisti con meno soldi e più risate, e con il campionato femminile che primeggia per spettatori e agonismo.
La polverera è la Bombonera di Buenos Aires dei migranti, e Colle Oppio il Parque de la Carolina di Quito.
G2: Forte e Chiaro. I figli degli immigrati hanno voglia di urlare. Le loro parole, sfoghi e dubbi sono stati registrati dall’artista ecuadoriana Maria Rosa Jijòn nel video “G2: Forte e chiaro”, in collaborazione con G2, rete di figli di immigrati riuniti su base generazionale e trasnazionale. Alcune delle loro nazionalità di origine: filippina, marocchina, eritrea, bengalese, cilena, cinese, senegalese, etiope, argentina ed egiziana. “Questo video raccoglie le urla di sfogo e di ironia di alcuni di noi, figli di immigrati nati o cresciuti in Italia, perché vogliamo che il Paese si renda conto della nostra esistenza, dei nostri bisogni” - spiega Mohamed Tailmoun, uno dei portavoce della rete G2.
Alla proiezione sarà presente la regista dei video Maria Rosa Jijion.

Artista visiva, mediatrice culturale e attivista Iniziando con l’incisione Maria Rosa Jijon, è poi passata a lavorare con la fotografia digitale e più di recente con il video. percorso creativo si sviluppa attorno alle tematiche della mobilità umana in contesti migratori e nel lavoro con le comunità e l’empowerment. Il video G2 ha vinto l’edizione 2007 del premio Mostafà Souhir per la multiculturalità nei media con le seguenti motivazioni: "per l´originalità dello spunto, la spontaneità e la freschezza e per essere espressione riuscita del protagonismo nel mondo della comunicazione da parte delle giovani generazioni di immigrati".

venerdì 20 aprile 2007

Centro Stabile di Cultura – San Vito di Leguzzano ore 21

“Quelli che bruciano le frontiere” di DOUNIA e Moncef Ghachem in concerto.

E´ la traduzione di harraga, termine che in arabo designa i migranti clandestini, quelli che attraversano il Mediterraneo su scafi vecchi e stracarichi alla ricerca di fortuna sulle coste europee e che troppo spesso ci annegano in quel mare; è anche il titolo che abbiamo scelto per questa nuova produzione che unisce le musiche dei Dounia alle parole poetiche di Moncef Ghachem e di Biagio Guerrera, qui presente in veste di autore oltre che di traduttore e voce recitante.

Faisal Taher - voce
Vincenzo Gangi - chitarra voce
Giovanni Arena - contrabbasso, voce
Riccardo Gerbino - percussioni
Moncef Ghachem - voce recitante

Il gruppo DOUNIA fonde la singolare vocalità mediorientale di Faisal Taher ad un´inedita amalgama di melodie, armonie e ritmi provenienti da ogni angolo del Mediterraneo. Con il poeta tunisino Moncef Ghachem hanno realizzato il reading "Dalle sponde del mare bianco", registrato live su cd contenuto nell´omonimo libro edito da Mesogea.
Moncef Ghachem nato nel 1946 a Madia in Tunisia, giornalista e scrittore é il cantore del mare e dell’antica tradizione marinara mediterraneo-tunisina. Considerato uno dei poeti più intensi della sua generazione, Ghachem è l’autore di una ricca produzione poetica.
Biagio Guerrera è nato a Catania nel 1965, dove tuttora vive e lavora.
Si occupa attivamente di scrittura, musica e performance.

sabato 21 aprile 2007

Santorso Sala conferenze, Museo Archeologico dell’Altovicentino,
Piazza A. Moro ore 17

Ubax Cristina Ali Farah, Madre piccola, reading dal romanzo in corso di stampa presso editore Frassinelli.
Accompagnamento musicale di Laura Fiorentini al violoncello e Filippo Magnaguagno alla chitarra.

È un romanzo corale costruito con un intreccio di interviste, canzoni popolari somale. Tema centrale è la diaspora, la ridefinizione dell’io e delle relazioni interpersonali in seguito alla disgregazione di un contesto socio-culturale.
La narrazione fa perno sulla voce dei tre protagonisti, due delle quali sono donne e ruota intorno a tre momenti chiave della storia contemporanea
somala: la degenerazione della dittatura di Siad Barre, la guerra civile e la successiva diaspora.

Cristina Ali Farah è nata a Verona nel 1973 da padre somalo e madre italiana. Dal 1976 al 1991 vive a Mogadiscio, da dove è costretta a fuggire a causa della guerra civile scoppiata nel paese. Dal 1997 vive a Roma. E’ redattrice delle riviste di letteratura della migrazione el Ghibli e Caffè. Ha pubblicato racconti e poesie in diverse antologie e riviste. Nel 2006 ha vinto la prima edizione del premio Lingua madre alla Fiera internazionale del libro di Torino. Il suo romanzo Madre piccola è in corso di stampa presso Frassinelli .

martedì 24 aprile 2007

Centro Stabile di Cultura – San Vito di Leguzzano

Festa Conclusiva

La rassegna è frutto della collaborazione fra Ass.Il Mondo nella Città , Ass. Centro Stabile , Ass.Atoz ; Ass. Cineforum Altovicentino ;Comuni di Schio , Santorso ,Torrebelvicino , San Vito di Leguzzano.
Un ringraziamento particolare al Comune di Venezia e a Maurizio Marcato per aver gentilmente messo a disposizione la mostra “Women don’t war”.

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