A distanza di due anni da “Brazil” arriva ora “S“, in uscita il 9 marzo 2012 e sempre licenziato da Unhip Records. Il disco, registrato tra le lande torinesi da Massimiliano Moccia, è stato mixato dalle sapienti mani di Andrea Suriani agli Alpha Dept Studios di Bologna, e masterizzato da Carl Saff a Chicago.
Tornati ad essere un quartetto, ora i Drink To Me si impegnano a destrutturare, mischiare e smuovere esternazioni ritmiche dall’impatto coinvolgente, confermandosi come una delle band più interessanti del panorama indipendente italiano. Miniaturizzato in una forma essenziale, liquida e aperta al miracolo della piccola provincia internazionalista, “S” unisce elettronica e folle originalità alla migliore attitudine pop. Dieci tracce eclettiche e immediate per un percorso stilistico in continua evoluzione.
L´imperativo è destrutturare, mischiare, smuovere. Unire elettronica e folle originalità alla migliore attitudine pop. Con "S", i Drink To Me (ora tornati ad essere un quartetto) dimostrano una volta in più di non essere per nulla appagati, proseguendo incessanti nel loro percorso stilistico in continua evoluzione, fatto di incroci di batterie, synth e bassi
pulsanti.
Musica per orecchie esigenti e instancabili, che non si accontentano soltanto di suoni accattivanti, ma cercano un´idea, una sensibilità, uno stile. Il risultato sono dieci tracce eclettiche, fresche e internazionali.
Il disco, registrato tra le lande torinesi da Massimiliano Moccia, è stato mixato dalle sapienti mani di Andrea Suriani agli Alpha Dept Studios di Bologna, e masterizzato da Carl Saff a Chicago.
CASA
Band italiana di avant-rock fondata nel 1998 da Filippo Bordignon.
La formazione è composta attualmente, oltre che da Bordignon (compositori dei brani e cantante), da Filippo Gianello (basso), Ivo Tescaro (batteria) e Marco Papa (chitarra).
Il loro stile eclettico gli permette di affrontare, oltre ai palchi normalmente destinati al rock, situazioni di arte contemporanea secondo molteplici approcci, talvolta modificando la stessa formazione integrandola con collaboratori esterni o esibendosi sotto pseudonimo (sopratutto coi nomi Plus, Little Jew Quartet e Un Raga Chiamato Nessuno). Considerando i soli credits indicati nei loro primi 4 album la band si è avvalsa del contributo di 20 musicisti, italiani e non. L’intera produzione discografica è prodotta dall’etichetta Dischi Obliqui.
Nel corso degli anni i Casa hanno interagito con svariati artisti, performer, attori e videomaker. Sono l’unica band ad aver rappresentato l’Italia al Festival di Arte Contemporanea Tina B a Praga, nel 2008, con un’esibizione multimediale dedicata alla deviazione sessuale dello sniffing (‘Azione intuitiva’).
Nello stesso anno una loro performance del 2009 (‘Musica intuitiva’) ha previsto la partecipazione di un artista portatore di sordità grave nelle vesti di cantante.
Sono la prima band in assoluto ad aver diffuso su internet un video-testamento biologico, primo esempio in Italia di video-testamento biologico collettivo.
La loro dirompente presenza scenica è amplificata da alcuni episodi testimoniati sovente in video amatoriali poi raccolti su Youtube; i Casa hanno lanciato antidepressivi al pubblico, regalato cd, dvd, vinili e libri miscellanei durante un’improvvisazione, musicato un film muto (‘Calma, signori miei’ di Buster Keaton) e ideato azioni performative di dubbio buon gusto. Grazie alla loro parca ma selezionata attività live (e unitamente a quella giornalistica del cantante) sono venuti in contatto con alcuni dei più significativi esponenti della sperimentazione internazionale, i quali hanno spesso testimoniato il loro apprezzamento per la band vicentina.
Dicono di loro:
Maurizio Bianchi
“Intense emozioni cerebrospinali”
Robert Squibb (Gaznevada)
“(i Casa) Sono avanti”
Mark Cunningham (Mars, John Gavanti, Don King…)
“Il loro feeling è un piacere sonoro”
Amaury Cambuzat (Ulan Bator)
“Anello di congiunzione perfetto tra un film come Il Fantasma Del Palcoscenico e la new wave degli Etron Fou LeloublanDicono di loro:
Werner Diermaier (Faust)
“Un grande sound”
Damo Suzuki (Can)
“Il loro sound ha qualcosa di speciale. La maniera in cui usano la lingua italiana rievoca qualcosa di antico, di 200 anni e più”
Arrington de Dionyso (Old Time Relijun)
“Questa è roba italiana? Molto, molto interessante”
http://www.drinktome.net/
http://www.myspace.com/drinktomeband
http://www.myspace.com/casamusic
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