Forse qualche sprovveduto potrebbe chiedersi cosa ci faccia un violoncello in un gruppo di musica folk, ma invece Friedlander, sin dal primo ascolto di questo suo Bonebridge, sembra proprio voler dimostrare come il suo strumento sia irrinunciabile per suonare musica acustica della tradizione statunitense.
Come si sarà capito infatti, stavolta non stiamo parlando né di avanguardia, né di improvvisazione, né di avant jazz, né tantomeno di musica klezmer: nel cuore del grande violoncellista newyorkese ci sono gli Appalachi, la musica che si suonava nei primi del Novecento nelle bettole del Sud degli States, il folklore arcaico e il blues.
Del resto lui stesso racconta, nel suo sito internet, di essere cresciuto tra quei suoni, grazie ai genitori; quindi questo lavoro rappresenterebbe una sorta di ritorno alle origini della propria formazione di musicista.
Nessuno però si aspetti nulla di troppo scontato quando si parla di Friedlander, anche perché la front-line di questa versione allargata del vecchio Broken Arm Trio è costituita da uno splendido duo (probabilmente inedito in un contesto come questo) violoncello-chitarra (quella di Doug Wamble), che intesse dialoghi in cui si ritrovano il bluegrass, il jazz e in qualche modo le splendide formazioni di Buell Niedlinger capaci di ritrovare le radici comuni tra tradizione afroamericana e fingerpicking.
A rendere del tutto unica questa proposta c´è la collocazione armonica che Friedlander, con quel suo suono inconfondibile, riesce a dare al suo strumento, in grado di rimpiazzare perfettamente il banjo e la chitarra con un pizzicato e con un accompagnamento irresistibile, come si ascolta con grande chiarezza tra gli arpeggi intarsiati nel legno di "Low Country Cupola" o nell´incastro dialogico di violoncello,basso e chitarra della swingante "Tabaha".
Gigi Sabelli - All About Jazz
Nome storico della scena downtown di New York e straordinario virtuoso del violoncello, che porta oltre i confini, Erik Friedlander contribuisce con la stessa disinvoltura e classe a progetti di John Zorn, Laurie Anderson o Courtney Love.
Figlio del celebre fotografo di jazz Lee Friedlander - autore di molte straordinarie copertine Atlantic - Erik è cresciuto in mezzo alla musica e si è distinto come uno dei più importanti violoncellisti contemporanei. Ha collaborato tra gli altri con Joe Lovano, Myra Melford, Dave Douglas.
Il bassista Trevor Dunn è universalmente riconosciuto per la sua versatilità e imprevedibile creatività. Cofondatore dei Mr.Bungle, complice di John Zorn in molti misfatti sonori, musicista che sa passare dal punk al jazz, ha collaborato tra i tanti con il Kronos Quartet, il ROVA Saxophone Quartet, Wayne Horvitz, Terry Riley, Ellery Eskelin, Gerry Hemingway, Wadada Leo Smith, Henry Kaiser.
Messosi in luce nel bel trio del compianto Thomas Chapin, il batterista Michael Sarin è diventato a partire dagli anni Novanta, uno dei musicisti più richiesti e raffinati della scena creative newyorkese, suonando con Mark Dresser, Drew Gress, Myra Melford, Mark Feldman, con David Krakauer e molti altri.
http://www.erikfriedlander.com/
http://www.trevordunn.net/
http://www.michaelsarin.com/
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