Elenco dei brani:
1 - Banca Donnini
2 - Most Fires Start Small
3 - kqzy
4 - Come tuo figlio
5 - Per Domenico Morelli
6 - Vestitevi
7 - Bala balotta
8 - Svedese disteso
9 - Addosso
10 - Spic & Spanish
Seconda produzione in ambito musicale per il CSC - Centro Stabile di Cultura in collaborazione con Stella Nera ed Idee Nere.
Registrato presso il CSC - Centro Stabile di Cultura.
La Pangolinorchtrà è:
Gi Gasparin (Trio Carpets, Sgrenaisade Quintet) - chitarra, voce
Giorgio Manzato - basso
Jacopo Andreini (L´Enfance Rouge, Lubuaku Quartet, Squarcicatrici) - sax
Lucio Bonaldo - batteria
Andrea Caprara (Tanake) - sax
Enrico Antonello - tromba
Roberto Fega - elettronica
Giuliano Tremea - voce
Adalberto Bresolin - sax
Stefano Porro - batteria
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RECENSIONI
BLOW UP
Mentre nelle barriques della cantina di casa stanno acquistando sapore una decina di albums dove fa capolino sempre Gi Gasparin (non un capopopolo, ma un addensatore gentile e recalcitrante di energie); mentre trionfa tutta la mia accidia, finalmente è stato edito in supporto argenteo un disco della Pangolinorchestrà.
Disco con ciliegine, perchè della partita sono pure Roberto Fega e Jacopo Andreini. (Entrambi ebbero a che fare con Gasparin in quel di Rivara, per Blog On Rimbaud, kermesse di spermi sonori creativi, tanto trascurati all´occasione quanto fertili di figlioli degni di nota: leggetevi cosa dice Wire di Free For(m) Rimbaud).
Ex-perimento #5 non può certo sintetizzare e metter ordine nel magma inventivo di tale ciurma variabile, ma qualcosa di altrettanto importante lo fa. Attesta che non si tratta di avventizia naiveté musicale italiota ma d´un progetto con forte temperamento e controllo dei processi che dà i punti anche ad Actis Dato (Banca Donnini, Svede Disteso), spezza le ossa all´ubu-free-rock (Kqzy), al jazz in opposition (Come tuo figlio), alle funeral marches (Per Domenico Morelli).
Esaltante, e più del solito, anche nelle invenzioni linguistiche (Balla Ballotta è da circo acido), Pangolinorchestrà sta alta nella playlist 2007.
E chissà se è la volta buona che un pubblico appena un pò più vasto di quattro lucidi disperati si accorga di quella che, insieme alla Confraternita Felice Pesavento, costituisce la realtà (fantasia?, utopia?) più importante della musica italiana.
(8) Dionisio Capuano (Blow Up)
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SANDS.ZINE
«Il Demiurgo si innamorò di materiali sperimentati, perfezionati e complessi; noi daremo la preferenza alla paccottiglia. E questo semplicemente perché ci affascina, ci incanta il basso costo, la mediocrità, la volgarità del materiale.» (da “Le botteghe color cannella” di Bruno Schulz)
Il pangolino è un mammifero ma sembra tutt’altro: un misto fra carciofo, ananas, formichiere, armadillo e bradipo se può bastare.
Roba da bestiario delle assurdità.
Allo stesso modo la Pangolinorchestrà è un ibrido fra banda paesana, ICP-tet, Liberation Music Orchestra, AlbertAylerBand, JimiHendrixExperience, N.E.E.M., screaminjayhawkinserie, jannaccerie e benninkerie assortite. “Ex-perimento #5” - registrato presso il “Centro Stabile di Cultura” di San Vito di Leguzzano e prodotto dallo stesso Centro in cooperazione con Idee Nere e Stella*Nera – dà una buona immagine di una band il cui forte dovrebbe essere l’azione diretta da sopra il palco.
In coscienza di ciò non vi sono tentativi di dare una strutturazione troppo rigida alla materia, la registrazione è stata probabilmente fatta in presa diretta, e lo scorrimento è fluido e libero.
Per Banca Donnini e Most Fires Start Small vengono ringraziati rispettivamente Francesco Donnini e Mat Pogo, ma in fede non saprei dire qual è stato l’apporto dei due alla composizione di detti brani.
Tutto il resto è comunque frutto delle ‘penne’ di Gasparin e Bresolin, con contributo collettivo per quanto riguarda gli arrangiamenti.
Il risultato, tenendo conto che non si tratta di una formazione in pianta stabile e che più o meno tutti i protagonisti sono di norma indaffarati in altre traiettorie, è più che buono, seppure manchi quel piccolo quid per poter parlare di disco imprescindibile.
Forse qualche ‘cazzeggio’ poteva essere evitato, ma i ‘cazzeggi’ fanno chiaramente parte del gioco e chiedere a simil ‘marmaglia’ di non ‘cazzaggiare’ è un po’ come chiedere al prete di dir messa senza la predica.
e.g.
http://www.sands-zine.com/recensioni.php?IDrec=971#
http://italia.allaboutjazz.com/php/article.php?id=2524
http://virb.com/pangolinorchestra
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