[Evento all'interno della rassegna TTT togliere-togliere-togliere - pratiche e culture, ricreanze e militanze, tra montagna e città]
Fennesz – chitarra, sintetizzatore, elettronica
A 5 anni dal precedente disco, torna in Italia a presentare il nuovo “Agora”.
A cinque anni di distanza da Bécs, pur confermandone le coordinate espressive, i quattro brani coerentemente raccolti in Agora nascono da condizioni simili a quelle degli esordi sperimentali dell’artista austriaco. Ritrovatosi per qualche tempo senza il suo regolare studio, Fennesz ha dovuto trasferire la strumentazione nella sua abitazione viennese e, una volta allestito l’essenziale, ha registrato alcune tracce nel completo isolamento delle sue cuffie. È un’immagine intima e fortemente legata all’essenza del fare artistico, pratica eminentemente privata di immaginazione e susseguente messa in atto, avulsa dalla percezione e dall’attenzione di altri soggetti.
Quel che ne risulta è uno tra i viaggi più immersivi sinora prodotti, tanto elementare quanto evocativo nel suo fulgido espressionismo sonoro. Come delicate stratificazioni cromatiche di una superficie affrescata, egli quasi sempre giustappone linee armoniche ad altre più aspre e incolori: sono le due anime della sua chitarra elettrica, la cui ombra si trascina dietro il pizzicato delle corde al pari di una spuma evanescente.
Oggi lo stupore esperienziale di Agora potrebbe sembrare quasi ordinario o addirittura vagamente inattuale, ma soltanto perché il suo stesso fautore ha indicato per primo, sin dagli anni novanta, le coordinate della musica atmosferica a venire, della quale torna immancabilmente a offrire un mirabile saggio.Matteo Meda - Ondarock
Christian Fennesz, musicista e compositore, è riconosciuto come una figura chiave e una delle voci più originali della musica elettronica/ambient/elettroacustica contemporanea: un viaggio tridimensionale in un cosmo melodico dilatato ed etereo. Ha composto e suonato con Alva Noto, Ryoji Ikeda, Jim O'Rourke e Mike Patton.
BIO
La sua vasta reputazione internazionale è dovuta in buona parte al suo sostanziale contributo alle nuove espressioni musicali. Le collaborazioni sono decisamente importanti dato che si parla del giapponese Ryuichi Sakamoto, l’icona del freestyle elettroacustico Keith Rowe e il gruppo americano Sparklehorse. Questi sono anche gli anni in cui Christian, con Peter Rehberg e Jim O’Rourke, fonda il trio di improvvisazione Fenn O’Berg.
Nel 1995 esce il primo EP firmato Fennesz: si tratta di Instrument, quattro tracce che presentano al mondo il suo sound che spazia dalla musica ambient all’elettroacustica, combinando elementi di sperimentazione elettro-techno con passi di chitarra arricchiti dall’elettronica.
Nel 2001 arriva sugli scaffali Endless Summer, nel 2004 viene pubblicato Venice, in cui arriva a combinare tutta la gamma di suoni ambient con elementi pop-song. Dopo la collaborazione con Sakamoto per lo stupendo Sala Santa Cecilia, registrato live all’Auditorium Parco della Musica di Roma in occasione del Romaeuropa Festival, la carriera di Fennesz raggiunge l’apice e il suo sound vira decisamente verso una maggiore preponderanza della chitarra.
Cendre (2007) è un altro frutto della collaborazione con il musicista giapponese ed è seguito l’anno successivo dall’uscita di due LP davvero unici, Transition e Amoroso in collaborazione con Philip Jeck e Charles Matthews.
L’ultimo “solo” Black sea (2008) va oltre la sperimentazione, con tracce più lunghe che tendono ad essere percepite come una struttura complessa che costruisce uno spazio sonoro senza necessariamente doverlo riempire con una narrazione musicale predefinita.
Negli ultimi dieci anni Fennesz ha collaborato con molti altri musicisti, fra i quali David Sylvian, Keith Rowe, Mark Linkous (Sparklehorse), Mike Patton.
LINK
http://www.ondarock.it/elettronica/fennesz.htm
http://www.ondarock.it/recensioni/2019-fennesz-agora.htm
INFO SERATA
• Apertura ore 20:30
• Inizio concerto ore 21:30
• Contributo responsabile 12 Euro, Riduzione 6 Euro per gli studenti con documento > vedi qui
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