Fred Frith, chitarrista, compositore, songwriter e grande improvvisatore, dotato di una tecnica chitarristica unica, ha ridefinito i possibili usi della chitarra in più di trent’anni di carriera musicale. Frith esplora i diversi territori della musica con grande curiosità, senso del gioco e un amore per la ricerca che lo hanno fatto apprezzare da musicisti come John Zorn. Per questo è diventato una sorta di icona della musica d’avanguardia dove la poesia si sposa con la ricerca costante di nuove sonorità e spazi musicali. Dal suo esordio discografico con gli Henry Cow ha attraversato generi e continenti, basta qui ricordare Art Bears, Skeleton Crew, Massacre, le collaborazioni con i Material e John Zorn, i duetti con Chris Cutler e Henry Kaiser, la copiosissima produzione solista, il Guitar Quartet, l’attività di improvvisatore in contesti svariatissimi, l’insegnamento universitario e così via.
Il suo nome compare in più di 400 album. Tra i recenti lavori di Frith c’è un doppio cd di brani per quartetto d’archi con il quartetto Arditti, Uwe Dierksen al trombone e William Winant alle chitarre e le musiche per “Touch the Sound” (2004), il documentario di Thomas Riedelsheimer sulla percussionista Evelyn Glennie. Nel 2008 è uscito “Back to Live” (che contiene musica da camera eseguite da altri musicisti) e “Unsquare” (un esperimento per tre artisti – Frith, Masaoka, Ochs – che improvvisano in stanze separate).
Fondatore del gruppo rock d’avanguardia Henry Cow, Fred Frith è stato componente degli Art Bears, dei Naked City, dei Massacre e degli Skeleton Crew. Ha inoltre collaborato con i più importanti musicisti degli ultimi trent’anni, fra cui Robert Wyatt, Brian Eno, Lars Hollmer, The Residents, Lol Coxhill, John Zorn, Bill Laswell, Derek Bailey, Iva Bittová, Bob Ostertag e tanti altri, attività che si affianca a quella di chitarrista solista.
Nel 1968 Fred Frith fonda il gruppo Henry Cow, assieme a Tin Hodgkinson e a Cris Cutler: sono loro i membri che compariranno in tutti i dischi degli Henry Cow, usciti dal 1973 al 1978, a cui si sono tuttavia aggiunte nel tempo diverse collaborazioni, da Lindsay Cooper a John Greaves.
Trasferitosi negli Stati Uniti verso la fine degli anni Settanta, Frith è entrato in contatto con molti degli esponenti di spicco del panorama newyorkese, da John Zorn a Tom Cora, da Ikue Mori a Zeena Parkins, dando vita egli stesso ad alcune tra le formazioni più interessanti in ambito sperimentale, dai Massacre (con Bill Laswell e Fred Maher) agli Skeleton Crew e ai Keep the Dog. Attualmente Frith insegna al Mills College di Oakland in California.
Theresa Wong insieme a Carla Kihlstedt (nota per i suoi gruppi Tin Hat e 2 Foot Yard) debutta sulla Tzadik di John Zorn (qui produttore esecutivo) con un album di miniature per due voci, violoncello e violino. La violoncellista di San Francisco - già vista in numerosi progetti al fianco tra gli altri di Ellen Fullman, e come featurer in gruppi di improvvisazione come Estamos Ensamble o Bolivar Zoar - attinge dal suo background di composizione e improvvisazione al Mills College di Oakland con un miscuglio interessante di modernismo e taglio classico avanguardistico.
Le sonorità riportano infatti più di una citazione dal canone compositivo contemporaneo richiamando i vocalizzi di Luciano Berio (Proud Monster! e in particolare I Saw It che ricorda le svisate di Kathy Berberian), l’atonalità di inizio Novecento (Strange Devotion!), una meditazione world (Nothing, We Shall See) e pure un savoir faire pop (il fantasma di Björk in This Always Happens e il bel percussionismo di Candlehat) o folk (il quasi a cappella di Folksong For The Landless) che dona cantabilità alla tracklist.
Ispirata dagli schizzi di Goya del 1810-20 (I disastri della guerra), la Wong costruisce un mondo musicale che prescinde dal tecnicismo e che riesce a veicolare nell’ascoltatore una sorta di meditazione-con-strumenti-ad-arco accompagnata da due voci che si intersecano in un perfetto yin e yang di timbri. Il risultato è denso di idee che andrebbero probabilmente estese, sia come organico che come minutaggio dei singoli brani. Ventuno brevissimi biglietti da visita (si va da un minimo di venti secondi ad un massimo di sei minuti) che testimoniano un perfetto equilibrio tra accademia, sperimentazione e coscienza della strumentazione utilizzata.
Nelle note di copertina si legge: “Se gli affari globali sono indubbiamente una manifestazione dei nostri affari individuali, allora dovremmo continuamente nutrirli con amore, conoscenza e non-conoscenza per portare questi nuclei ad una trasformazione pacifica”. The Unlearning svela in breve questo processo dal punto di vista musicale e ci insegna come la musica possa ancora fare qualcosa, partendo dal ‘non sapere’ socratico fino ad arrivare al rispetto e alla comunione con l’altro da noi. Un disco prezioso.
Discografia selezionata
COSA BRAVA
(with Matthias Bossi, Carla Kihlstedt, Zeena Parkins, The Norman Conquest):
Ragged Atlas (2010)
DEATH AMBIENT
(with Kato Hideki, Ikue Mori):
Drunken Forest (2007)
Synesthesia (1998)
Death Ambient (1995)
MASSACRE
(with Bill Laswell and Charles Hayward):
Lonely Heart (2007) Meltdown (2001)
Funny Valentine (1998)
Killing Time (1981)
THE GUITAR QUARTET
(with Nick Didkovsky, René Lussier, Mark Stewart):
Upbeat (1998)
Ayaya Moses (1997)
KEEP THE DOG
(with Jean Derome, Charles Hayward, René Lussier, Bob Ostertag, Zeena Parkins):
That House We Lived In (2003)
SKELETON CREW
(with Tom Cora and Zeena Parkins):
The Country of Blinds (1986)
Learn to Talk (1984)
ART BEARS
(with Chris Cutler and Dagmar Krause):
The World As It Is Today (1981)
Winter Songs (1979)
Hopes and Fears (1978)
HENRY COW:
Western Culture (1978)
Concerts (1976)
Unrest (1974)
Solo Projects
Prints (2002)
Cheap at Half the Price (1983)
Speechless (1981)
Gravity (1980)
Music for Dance and Theatre
Nowhere/Sideshow/Thin Air (2009)
The Happy End Problem (2006)
The Previous Evening (1997)
Accidental (1996)
Allies (1996)
Helter Skelter (1991)
The Technology of Tears (1987)
Music for Film
Eye to Ear III (2010)
Touch the Sound (2005)
Eye to Ear II (2004)
Rivers & Tides (2003)
Eye to Ear (1997)
Middle of the Moment (1995)
Step Across the Border (1990)
The Top of His Head (1989)
As Improviser
Long as in Short, Walk as in Run (with Annie Lewandowski) (2011)
Late Works (with John Zorn) (2010)
To Sail, To Sail (solo) (2008)
Unsquare (Maybe Monday w. Gerry Hemingway, Carla Kihlstedt, Ikue Mori, Zeena Parkins) (2007)
Cutter Heads (with Chris Brown) (2007)
The Compass, Log and Lead (with Carla Kihlstedt & Stevie Wishart) (2005)
All is bright but it is not day (with Pierre Tanguay & Jean Derome) (2002)
Dearness (with Anne Bourne and John Oswald) (2002)
Whisperings (with Michel Wintsch & Franziska Baumann) (2001)
Clearing (solo) (2001)
I dream of you jumping (with Louis Sclavis and Jean-Pierre Drouet) (2001)
Later (with Mark Dresser and Ikue Mori) (2000)
Two Gentlemen in Verona (with Chris Cutler) (2000)
SaturnÕs Finger (1999) (with Maybe Monday)
The Art of Memory (with John Zorn) (1994)
Live in Prague, Washington and Moscow (with Chris Cutler) (1990)
Epiphanies (with Derek BaileyÕs Company) (1985)
Voice of America (with Bob Ostertag and Phil Minton) (1982)
French Gigs (with Lol Coxhill) (1982)
Guitar Solos (1974)
As Composer
The Big Picture (with Arte Quartet, Katharina Weber, Lucas Niggli) (2009)
Still/Urban (with Arte Quartet) (2009)
Back to Life (with the Callithumpian Consort, Joan Jeanrenaud, William Winant, Daan Vandewalle)(2007)
Eleventh Hour (with Arditti Quartet) (2005)
Freedom in Fragments (Rova Sax Quartet)(2002)
Traffic Continues (with Ensemble Modern, Zeena Parkins & Ikue Mori) (2000)
Pacifica (with the Ensemble Eva Kant) (1998)
Helter Skelter (with Que dÕla Gueule) (1992)
Long on Logic (Rova Sax Quartet) (1987)
As guest
ROVA:
Ascension (with Nels Kline, Ikue Mori, Otomo Yoshihide,
Carla Kihlstedt et al) (2005)
Alvin Curran: Lost Marbles (2004)
John Zorn: Xu Feng (2001)
Christian Wolff: Burdocks (2001)
Stefan Tickmeyer: The Science Project (1997)
Looping Home Orchestra: Live (1993)
Naked City: Absinthe (1993)
Naked City: Radio (1993)
Naked City: Grand Guignol (1992)
Naked City: Heretic (1992)
John Zorn: Naked City (1990)
Bob Ostertag: Attention Span (1990)
Heiner Goebbels: Der Mann im Fahrstuhl (1989)
Christian Marclay: More Encores (1988)
John Zorn: Hu Die (1986)
John Zorn: The Big Gundown (1984)
Material: Memory Serves (1981)
The Residents: Commercial Album (1980)
Eugene Chadbourne: 2000 Statues (1979)
Lindsay Cooper: Rags (1979)
Gavin Bryars: Squirrel & the Ricketty-Racketty Bridge (1976)
Brian Eno: Before and After Science and Music for Films (1976)
Robert Wyatt: Ruth is Stranger than Richard (1976)
Audio Library
Etymology (with Tom Cora) (1997)
http://www.fredfrith.com
http://www.theresawong.org
http://www.scaruffi.com/vol3/frith.html
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