Giuseppe Dal Bianco

Giuseppe Dal Bianco
flauto traverso, fujara, tin whistle, benas,
native american flute, duduk, koncovka,
didgeridoo, khene, sansula

presenta il CD senza ritorno

Con la partecipazione di:
Mauro Lazzaretti : voce recitante
Silvia Fontana : voce recitante
Diego Pizzolato : didgeridoo
Tarcisio Poletto : didgeridoo

E' inevitabile provare una struggente suggestione ascoltando il CD "Senza ritorno", recente raccolta di brani musicali composti, arrangiati ed eseguiti da Giuseppe Dal Bianco, flautista, attivo anche nell'ambito delle arti visive.

Egli dedica la stessa attenzione al mondo delle sue forme dipinte, fluttuanti tra il visibile e l'invisibile, tra il vuoto e il pieno, e all'essenzialità misurata di quella musica che del silenzio sa fare presenza.

Ha creato ora un lavoro molto bello e curato - a cominciare dalla copertina - di intensa spiritualità e di grande potenza evocativa, dal carattere intimo come un racconto di stati d'animo, come una colonna sonora per lo spirito, ora acuta e penetrante, ora densa, profonda e avvolgente.

Il suono del flauto traverso che dialoga con gli strumenti a fiato etnici rivela tutta la caparbia passione di Giuseppe Dal Bianco, la sua costanza fatta di metodo e dedizione, ma anche la forza della sua ispirazione.

La composizione, arrangiata con sintetizzatori, suoni campionati e loop computerizzati, studiata su ritmi lenti e suoni dilatati nel tempo, crea atmosfere rarefatte.

La magia elettronica porta echi lontani, primitivi, ricchi di memorie, poi l'improvvisazione strumentale prende la meglio e accompagna il viaggio della mente, fattasi silenziosa, senza tuttavia mai prendere il sopravvento. "Nel silenzio, respiro", "Ascesa e rituale", "Invocazione" "senza ritorno" sono alcuni titoli dei brani presenti nel CD. Si tratta di musica più meditativa ed evocativa che sperimentale; un'esperienza sonora che desidera porsi e disporci ad un ascolto fluttuante tra suggestioni Orientali e Occidentali, tra primitivo e futuro.

Credo che con queste sonorità Dal Bianco saprà andare ancora oltre, che il suo viaggio "oltre il confine di tempo e spazio, verso l'assoluto....." sia appena iniziato, anche se già lungo è stato il suo viaggiare nei territori della musica.

Alessandra Menegotto
Schio, settembre 2005