TSUYAMA ATSUSHI solo - basso, chitarra, effetti
Tsuyama è più noto per essere il bassista degli Acid Mothers Temple ma possiede inoltre una tecnica stupefacente vocale e come chitarrista.
Ha viaggiato intorno al mondo ed ha accumulato gli stili tradizionali europei ed asiatici di utilizzo della voce e della chitarra. Recentemente ha elaborato una nuova figura chiamata "prog.rock - blues-ization plan". Smantella il rock progressivo e lo ristruttura come blues primordiale.
http://www.myspace.com/tsuyamaatsushi
RUINS ALONE (Ipecac records, Tzadik)
http://www.myspace.com/magaibutsu
Tatsuya Yoshida (Ruins, Painkiller) - batteria, voce, elettronicha
Tatsuya Yoshida è uno dei più innovativi batteristi/compositori/improvvisatori della scena musicale dell’avant-garde giapponese, nonché il fondatore e batterista dei Ruins, lo storio duo alla base del sound di qualsiasi gruppo jazz core sulla scena oggi. Tatsuya Yoshida inizia a suonare la batteria agli inizi degli anni ottanta. Venticinque anni dopo è diventato un autentico mostro, simile ad una piovra. Attivo in numerosissimi gruppi, ha lavorato con musicisti come John Zorn, Derek Bailey, Bill Laswell, Keiji Haino, Otomo Yoshihide, e ha partecipato a più di 100 CDs.
Tentacolare. Da oltre 25 anni Tatsuya Yoshida è considerato un batterista soprannaturale, esempio massimo della poliritmica più sincopata.
Nel progetto Ruins Alone le elettroniche e i campionatori utilizzati supportano, contengono, smussano la chirurgica iruenza del polipo giapponese.
La sua è una traiettoria nata dal progressive degli anni ´70, a cui congiunge la libertà espressiva del jazz di quel periodo e l´energia del punk. E´ un magma matematico, molto giapponese come approccio, ma unico come risultato.
Un risultato ottenuto senza fare prigionieri. Infatti il progetto Ruins ha lasciato sul campo fior fiore di musicisti.
Ma l´intransigenza è il tratto di Tatsuya Yoshida e gli arrangiamenti complicati che voleva ottenere li ha trovati nel suo socio ideale: sé stesso.
E´ un laboratorio in cui non ci sono più intermediari tra il cervello e le bacchette, in cui le composizioni prendono direzioni sempre diverse.
"Si siede dietro le pelli, schiaccia un pedale e… dà inizio a una delle dimostrazioni di violenza e devianza mentale più radicali e agghiaccianti che io abbia avuto modo di testimoniare in tutta la mia vita. Free grind, noise, jazz, polka, opera lirica (…), industrial, prog, math rock, thrash metal e, beh, più o meno qualsiasi altra cosa sia mai stata prodotta da uno strumento qualunque viene triturata passando attraverso quel colossale frullatore umano che è Yoshida, uniche armi braccia gambe la batteria e un Kaoss Pad azionato seguendo criteri manicomiali. Ogni tanto lancia qualche acuto raccapricciante tra una rullata schizofrenica e l’altra ed è tutto lì, il senso di tutto quanto sta proprio in quei terrificanti gorgheggi da castrato strafatto di assenzio che sembrano parlare un’altra lingua, magari la lingua di qualche orribile mostro lovecraftiano che, sommerso nell’abisso più insondabile, da eoni dorme il suo sonno millenario. È roba pericolosa. Roba che risveglia gli istinti più animaleschi e inconfessati. Che istiga a commettere una strage. Va avanti per venticinque minuti, al termine dei quali nessuno oserebbe pretendere di più, e il silenzio arriva quasi come una ricompensa. Un gigante. "
http://www.ipecac.com/artists/ruins
KAWABATA MAKOTO solo - chitarra, effetti
Performance in guitar solo set di Kawabata Makoto, uno degli artisti più eclettici e prolifici uscito della scena underground giapponese, leader della storica cult-band psichedelica Acid Mothers Temple.
Chitarrista, violinista, compositore e performer di numerosi strumenti tradizionali, Kawabata Makoto è attivo da oltre venti anni. Alle spalle conta partecipazioni e collaborazioni in ogni parte del mondo e nei più svariati generi musicali: dalle sperimentazioni impro-noise di Baroque Bordello e Mainliner, all’infatuazione per la psichedelia e l’universo beatnik con gli stessi AMT, passando per numerose esibizioni con poeti, ballerini, musicisti folk tradizionali, fino alle illustri collaborazioni degli ultimi anni con Richard Youngs, J.F. Pauvros, Damo Suzuki.
Ma Kawabata è, anche e soprattutto, un finissimo esecutore di drone-music per chitarra elettrica.
Accentuando, infatti, il lato space e ambient della band madre AMT, l’artista giapponese compie un continuo lavoro di ricerca e perfezionamento sui droni. Modificandoli incessantemente, e facendoli riversare e rigenerare in altri sub-droni, ricrea flussi armonici che sembrano talvolta muoversi verso un punto lontano, altre volte semplicemente sospendersi nello spazio.
Nelle sue performance soliste egli trascina, i presenti in uno stato di delicata trance psichedelica, apice di un lungo processo di ricerca sonora e spirituale.
www.myspace.com/kawabatamakoto
ZUBI ZUVA X (Yoshida/Tsuyama/Kawabata)
Poli-ritmico ed eccentrico ensemble a cappella. Dal canto gregoriano alla musica etnica fino alle urla hardcore, facendo uso di ritimi e poliritmi irregolari. Le loro liriche completamente insignificanti e le perdormances disperate gettano il pubblico nell´abisso della risata e dell´ammirazione.
Rende il concetto di "abilità nel canto" un nonsense.
AKATEN (Tsuyama/Yoshida)
Formati nel 1995 con il motto “dell´irresponsabilità" e “dell´imperfezione".
Si liberano facilmente della serietà tradizionale dell´arte, usando gli oggetti quotidiani: le forbici, lo spazzolino, la chiusura lampo, la macchina fotografica e la bottiglia di plastica come percussioni e gridando i loro nomi di marca ripetutamente come “le canzoni".
La performance è eseguita nell´ambito del concetto di basso costo e di effetto sonoro di massimo.
AKATEN è la banda punk del negozio di alimentari che fornisce le immagini sane della vita quotidiana economica e semplice.
ZOFFY (Tsuyama/Kawabata)
Formati nel 1998 suonano rock improvvisato.
Fagocitano e stritolano il rock attraverso la loro passione per esso.
Nessuna scaletta di canzoni, nessun concerto preparato a tavolino, ogni volta una cosa diversa influenzata solamente dall´umore del momento.
ACID MOTHERS TEMPLE SWR (Kawabata/Tsuyama/Yoshida)
Le loro performance leggendarie hanno rapidamente portato Acid Mothers Temple ad essere acclamati come il più grande gruppo psichedelico in circolazione. Collettivo di freaks tecnoarcaici di Nagoya con estensioni anche di Music Transonic e Mainliner. Suoni fragorosi e trancedelici passati al setaccio-wah tra putiferi acustici-elettrici-elettronici ad oasi ambient.
SWR è la formazione da battaglia più potente della famiglia di AMT. Include Tsuyama e Kawabata del nucleo originale di AMT e di Yoshida dei Ruins.
Il loro suono polverizzerà le legioni di gruppi psichedelici del mondo intero.
http://www.acidmothers.com/
http://www5e.biglobe.ne.jp/~ruins/
http://www.myspace.com/kawabatamakoto
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