I tre musicisti di K-Space sono un siberiano e due inglesi, i quali si incontrano ogni tanto per motivi non solo musicali, ma anche di studio e di ricerca della cultura dei popoli che vivono nell`estremo nord della Russia.
La loro musica, che sfugge alle solite categorie, ha le radici in quello che ognuno dei tre porta come patrimonio "genetico", il rock e il jazz per Tim Hodgkinson e Ken Hyder, il canto del popolo dei Tuva per Gendos Chamzyryn. Il risultato è una mistura affascinante di elementi occidentali e orientali, suoni, come il canto sciamanico di Chamzyryn e la chitarra elettrica o il sax alto dei suoi amici inglesi, che improvvisamente si trovano insieme senza che l`ascoltatore avverti alcuna frattura all`interno di quanto viene proposto.
Così facendo i tre elaborano un tipo di musica "crossover" che salta davvero gli stili e annulla le frontiere fra di esse, una sorta di world music, definiamola così, comunque abbastanza difficile da digerire per chi è abituato ai soliti minestroni edulcorati offerti sotto questa ´etichetta´ negli ultimi anni.
K-Space non rinuncia a situazioni di tipo più free, in cui il canto di Chamzyryn sembra fatto apposta per fare da sottofondo ad un sassofono che urla, mettendole insieme ad altre in cui gli strumenti elettrici portano la musica verso situazioni di tipo più "psichedelico".
L´uso degli strumenti etnici si rivela molto efficace; i suoni inconsueti contribuiscono al fascino di questa musica come nel caso del klarnet, una sorta di clarinetto metallico usato nella musica turca il cui tono è più stridulo rispetto al clarinetto di ebano usato nella musica occidentale, usato da Tim Hodgkinson in "Nine-Eyed Horse-Alcohol".
Chamzyryn, oltre a cantare, si esibisce al doshpulur amplificato, un banjo siberiano, mentre Ken Hyder usa l`ektara, anche questa amplificata, uno strumento ad una corda sola che proviene dalla lontana India.
World music, sciamanismo, campi magnetici.
Tim Hodgkinson (1949, Gran Bretagna) laureato in antropologia a Cambridge, è co-fondatore nel 1968 del gruppo radicale (musicalmente e politicamente) Henry Cow. Hodgkinson ha perseguito un cammino creativo instancabilmente critico e realmente sperimentale.
Istintivamente anti-istituzionale, la sua attività musicale personale trova l´universalità attraverso un approccio che privilegia l´improvvisazione e la ricerca etnomusicologica. Attraverso l´improvvisazione ottiene nuovi modelli di instabilità e di trasformazione timbrica, nonché un senso di resistenza alle abitudini stilistiche e tecniche.
La pratica compositiva, per Hodgkinson, è una ricerca indefessa, una continua mutilazione dal pregiudizio, è impulso, dubbio, vertigine, sporco, errore e nervo. Dagli anni ´90, in seguito allo studio in loco della tradizione musicale e spirituale siberiana, il focus dei suoi lavori si è spostato dall´enfasi combinatoria e processuale, all´indagine fenomenologica dell´evento acustico.
Sue composizioni sono state interpretate in molti festival internazionali, tra cui: Craiova e Ploiesti Festivals (Romania), Guarda Festival (Portogallol), Cantiere Internazionale d´Arte di Montepulciano (Italia), Konfrontationen Festival (Austria), Nordlyd Festival (Norvegia), Musique Action (Francia), the European Symposium of Experimental Music a Barcellona.
Ha pubblicato articoli sulla musica improvvisata, concreta, su etnomusicologia e sciamanismo, e sui problemi estetici legati all´impatto delle nuove tecnologie sulla composizione musicale contemporanea.
Gendos Chamzyryn (Tuva - Siberia) è un maestro sciamanico e con Sainkho Namtchylak è il maggiore innovatore delle tecniche di canto gutturale ed armonico.
Scultore e polistrumentista di strumenti tradizionali di Tuva.
RECENSIONE
Si può discutere se è effettivamente un disco "rivoluzionario" come lo annuncia l´etichetta ma certo è che si tratta di una "cosa" così strana da restarne lì per lì sorpresi, poi affascinati, quindi ipnotizzati e infine succubi; e, per quanto mi riguarda, è una "cosa" del tutto inedita in tutta la storia della musica. Esagero? Vediamo
Intanto "Infinity" è un disco destinato unicamente al computer (sia PC che MAC) e quindi non gira nei lettori C. non contiene nè un numero determinabile di tracce nè una lunghezza complessiva calcolabile.
Lo si inserisce nel computer, lo si apre e lo si fa partire.
Una volta che la fienstra parte appaiono tre soli pulsanti: ply, stop, exit. Dopo aver cliccato su play il disco parte e la musica va avanti per una ventina di minuti; mentre suona non è possibile metterla in pausa nè scorrere avanti o indietro, si può solo interrompere o uscire dal programma o dal disco. Una volta intererrotto l´ascolto o usciti dal programma e dal disco si può far partire di nuovo la musica ed essa sarà sempre diversa.
Sempre diversa, e senza mai la possibilità di mettere in pausa o di scorrere avanti o indietro. Tutto è indefinito e indefinibile, sia il numero delle tracce che la musica contenuta, della quale si può scrivere quanto si vuole senza riuscire a esaurirne l´essenza; possiamo solo dire i nomi responsabili dell´operazione - Tim Hodgkinson, Ken Hyder e Gendos Chamzyryn - e che si tratta di un rock avant-improv dalle forti influenze etno, un suono per il quale possono parlare da sole le vicende artistiche di Hodgkinson (Henry Cow, Work, Art Bears, Konk Pck, God...) e dello sciamano siberiano Chamzyryn.
E poi, attenzione: la musica che ascoltiamo non gira assolutamente in maniera casuale; il software che muove il disco non va random ma scondo coordinate esatte dettate dai programmatori. Il che, a esser pignoli, dovrebbe significare che il numero delle possibilità di ascolto sia invece finito e che le tracce a un certo punto inizino a ripetersi: già, ma quando?
Da parte mia posso dirvi di aver fatto partire la musica per pochi secondi almeno un centinaio di volte, di averla ascoltata per cinque minuti almeno venti volte e di averla fatta scorrere per intero tre volte senza mai riuscire ad accorgermi di una sola singola piccola ripetizione. Impossibile?
No, perchè il segreto sta nella presenza di una serie di mini-tracce eseguite con una lunga teoria di strumenti solisti che il software abbina secondo criteri prestabiliti e dal cui mix nascono possibilità enormemente esponenziali - e quindipressochè infinite - per mezzo di una semplice equazione (nella cartella "sound" troviamo ben 122 mp3: provate a fare il conto).
Se poi volete saperne di più della genesi e del significato dell´opera, sempre nel CD trovate tutta la storia della vicenda, la cui idea di fondo nacque molti anni fa da un viaggio in Siberia di Hodgkinson e Hyder, durante il quale i due conobbero lo sciamano-musicista Chamzyryn e con lui idearono tutta la faccenda...
Che dire infine se non che la musica che si ascolta è comunque e sempre ottima musica? Che dire se non che il pensiero corre immediatamente a "Zaireeka" dei Flaming Lips ma che a questo punto anche quell´operazione, pur geniale, appare un gioco da ragazzi? Che dire se non che questo è un disco che potrebbe "bastare", cioè nutrire la nostra fame di musica, per settimane, mesi, anni? Che dire se non che Hodgkinson, Hyder e Chamzyryn hanno realizzato un disco destinato unicamente al futuro?
"In un´epoca in cui l´industria discografica sta facendo un passaggio drammatico dal CD al download, "Infinity" dei K-Space propone un punto di vista diverso", dicono. Potete scommetterci.
Stefano I. Bianchi (Blow Up)
DISCOGRAFIA
Tim Hodgkinson; selected CDs from 1988
HENRY COW : WESTERN CULTURE Broadcast BCD 1, 1988, UK
FRED FRITH : STEP ACROSS THE BORDER (1990, RecRec Music) RecDec
30, CH
THE MOMES : SPIRALLING (1990 Rift) RIFT CD 15 USA
THE WORK : SLOW CRIMES (1991 Megaphone) MEGA 001 USA
THE WORK : RUBBER CAGE (I991, Woof) PYO 3.14116cd France
HENRY COW : LEGEND (1991,East Side Digital) ESD 80482 USA
HENRY COW : UNREST (1991,East Side Digital) ESD 80492 USA
HENRY COW : /SLAPP HAPPY: IN PRAISE OF LEARNING (1991,ESD) ESD
80502 USA
GOD : LOCO (Pathological 1991) path 09 UK
FRED FRITH/TIM HODGKINSON : LIVE IMPROVISATIONS (1992 Woof +
Megaphone)
WOOF 013 UK + MEGA 002 USA
GOD : POSSESSION (Virgin Venture 1992) UK
VALENTINA PONOMAREVA, KEN HYDER, TIM HODGKINSON: THE GOOSE
(1992 Woof + Megaphone) WOOF 014 UK + MEGA 004 USA
THE WORK : SEE (I992, Woof + Megaphone) WOOF 015 UK + MEGA 005
USA
GOD : THE ANATOMY OF ADDICTION (Big Cat 1994) ABB62 CD UK
TIM HODGKINSON : EACH IN OUR OWN THOUGHTS (1994 Woof +
Megaphone)
WOOF 016 UK + MEGA 014 USA
VLADIMIR REZITSKY : HOT SOUNDS FROM THE ARCTIC (1994 Leo) CD LR
218 UK
FRED FRITH : MIDDLE OF THE MOMENT (1995, RecRec Music) RecDec 60,
CH
OSSATURA w. TIM HODGKINSON : DENTRO ( 1998 ReR ) ReR O1 UK
TIM HODGKINSON : PRAGMA (1998 ReR) ReR TH1 UK
DUMITRESCU, AVRAM (1998 EDITION MODERN) ED.MN.1012 RO
KONK PACK : BIG DEEP (1999, GROB) GROB.102 Germany
TIM HODGKINSON : SANG (1999 ReR) ReR TH2 UK
DUMITRESCU, AVRAM, CUTLER, HODGKINSON w HYPERION ENSEMBLE
(1999 RER) DACH 1 UK
AVRAM, DUMITRESCU w HYPERION ENSEMBLE (1999 EDITION MODERN)
ED.MN.1014 RO
AVRAM, DUMITRESCU w HYPERION ENSEMBLE (1999 EDITION MODERN)
ED.MN.1015 RO
SHAMS : BURGHAN INTERFERENCE (2000, SLAM) SLAMCD 238 UK
KONK PACK : WARP OUT (2001, GROB) GROB.323 Germany
AVRAM, DUMITRESCU (2001 EDITION MODERN) ED.MN.1017 ROK-SPACE : BEAR BONES (2002, SLAM) SLAMCD 247 UK
DAVID CONNEARN / TIM HODGKINSON : APOPHASIS (2003, BIPHONIC)
BIPH 03 CD UK
DUMITRESCU, AVRAM w HYPERION ENSEMBLE (2003 EDITION MODERN)
ED.MN.1019 RO
ENSEMBLE PHOENIX BASEL : cond Jürg Henneberger: Alex Buess/Tim
Hodgkinson/Dror Feiler (2004, PHOENIX) PHOENIX - 1 CH
KONK PACK : OFF LEASH (2004, GROB) GROB.654 Germany
K-SPACE : GOING UP (2005, AD HOC) ADHOC 12 USA
TIM HODGKINSON : SKETCH OF NOW (2006, MODE) MODE 164 USA
DUMITRESCU, AVRAM w HYPERION ENSEMBLE (2006 EDITION MODERN)
ED.MN.1021 RO
BLACK PAINTINGS : SCREAMS & SILENCE (2006, VOICE OF SHADE)
TURKEY
K-SPACE : INFINITY (2008, AD HOC) ADHOC 21 USA
DUMITRESCU, AVRAM w HYPERION ENSEMBLE (2008 EDITION MODERN)
ED.MN.1022 & 1023 RO
RAZ3 : RAZ3 (2008, RAZ) RAZCD008, UK
MILO FINE + TIM HODGKINSON : TESHUVAH (2009, ROSSBIN) RS028, IT
http://www.myspace.com/kspacesiberia
http://www.hyder.demon.co.uk
http://www.myspace.com/timhodgkinson
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