I Marta Sui Tubi nascono come duo, formato da Giovanni Gulino e Carmelo Pipitone. Originari di Marsala si trasferiscono per qualche anno a Bologna.
Con un bagaglio di una trentina di brani inediti e qualche cover (Violent Femmes, Nick Drake, Gomez) suonano per tutto il 2002 nei pub di Bologna coinvolgendo un numero sempre crescente di ascoltatori, che li segue in ogni concerto.
Nell´arco del 2003 i Marta sui tubi registrano con Fabio Magistrali il loro album d´esordio e lo pubblicano con Eclectic Circus Records.
All´inizio del 2004 tutta la stampa musicale ha accolto il disco come un capolavoro, mentre il video di "Stitichezza Cronica" passa ripetutamente su Mtv.
Nello stesso periodo la famiglia si allarga con l´inserimento alla batteria di Ivan Paolini.
Da gennaio 2004 in poi i Marta iniziano una fitta tournee in giro per i palchi di tutta Italia, mentre il disco "muscoli e dei" continua a riscuotere successo tra pubblico e critica, spinto anche dal secondo singolo: “Vecchi Difetti”. A coronamento di un esordio folgorante, al MEI 2004 i Marta vengono premiati come miglior gruppo indipendente italiano.
Dopo oltre 100 date live, i Marta sui Tubi si fermano e, nel marzo del 2005, entrano in studio con Marco Tagliola, già produttore di artisti del calibro Di Vinicio Capossela e Nada. .
E´ ad ottobre 2005 che il secondo album dei Marta sui Tubi vede la luce: intitolato “C’è gente che deve dormire” (V2/Eclectic Circus) è impreziosito dalla partecipazione di diversi "nomi" della musica italiana quali: Bobby Solo, Moltheni, Paolo Benvegnù, Sara Piolanti e altri ancora..
Il disco viene anticipato dal singolo "Perchè Non Pesi Niente", di cui viene anche realizzato un video che passa su tutte le tv musicali e lancia definitivamente questo nuovo capitolo del trio siciliano.
A Maggio 2006 esce il secondo estratto dall´album: si tratta de “L’Abbandono”, premiato al MEI 2006 come “Miglior Video”.
Con la critica che accoglie con entusiasmo il disco ed il pubblico in crescita esponenziale, comincia il lungo tour di "C´è Gente Che Deve Dormire" che supera le 150 date: tantissimi concerti, parecchi sold-out e la certezza che i Marta sui Tubi sono una delle migliori live band in circolazione.
Indimenticabile l´esibizione sottozero in Val Senales in un igloo a 3200 metri suonando strumenti scolpiti nel ghiaccio.
A inizio 2008 i Marta sui Tubi aprono la loro etichetta “Tamburi Usati” e pubblicano il 4 aprile, “Nudi e Crudi”: un DVD+CD audio che contiente le registrazioni di diversi concerti e anche il nuovo singolo “L´Unica Cosa”, anticipazione del nuovo album previsto per ottobre, accompagnato da un video in rotazione su tutte le tv musicali.
RECENSIONE
L´inedito "L´unica cosa", che accompagnava il DVD Nudi e Crudi, già costituiva, col suo piglio drum & bass in salsa surreale, una ghiotta anticipazione dei contenuti di questo terzo e più compiuto lavoro dei Marta Sui tubi.
Forte di un talento e di un´esperienza ormai consolidate il gruppo affronta la difficile prova d´appello del terzo album con piglio ultrasicuro, confermandosi una delle più interessanti realtà musicali in circolazione in Italia, legata a una tradizione rock che ha radici lontane e riconduce alla mente i nomi gloriosi di Arti e Mestieri, Area, Celeste, Città Frontale, persino il Dalla dadaista dei dischi Roversi.
Musicalmente lo stile del gruppo è una formula la cui originalità si è approfondita nel tempo, ma in comune con quegli illustri predecessori, o proprio con u ncerto modo di vivere e suonare il rock, i nostri hanno da un lato la prerogativa di aver reperito un affidabile, ed oramai raro a trovarsi, equilibrio fra perizia esecutiva e istintività, dall´altro l´attitudine a contaminare generi e stili, con una sensibilità del tutto italiana e mediterranea, ma per ciò stesso universalmente competitiva.
Di sicuro effetto la scaletta, che se da un lato perde un po´ della freschezza delle prove precedenti, dall´altro sembra finalmente scongiurare quel pericolo di eccessiva omogeneità che è da sempre una scimmia sulle spalle del gruppo, risolvendolo nell´inesauribile inventiva dell´impianto ritmico.
Il primo colpaccio arriva con "La spesa", metafora di quotidianità sofferente e desiderio, un brano assai tipico del loro stile, ma scevro da qualunque clichet. Fa poi (vico dei) miracoli la contaminazione jazz, mediterraneità e neorealismo di "Non lo sanno" e delle sue voci bambine. Si riscatta in anarchia visionaria la tentazione qualunquista e retorica (un altro spauracchio dei Marta, qui ben dissimulato dalla vivace freschezza degli arrangiamenti) di "Dio come sta", che svetta del suo pianismo liquido e di "Milano Suchi e Coca", impietoso e disperato ritratto della Milano odierna e imbevibile, mentre è bellissimo gioco simbolico sul tema della finzione "Lauto ritratto", la migliore canzone dei Marta da sempre, passionale e impreziosita da un intelligente arrangiamento d´archi, ovvero lo stesso asso nella manica giocato nella conclusiva perfidia di "Pensieri a sonagli".
Un gruppo in continua crescita. (8) Piergiorgio Pardo - Blow Up
http://www.myspace.com/martasuitubi
http://www.martasuitubi.it
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