"Le sensazioni non si discutono, le visioni tanto meno». E i Rosolina Mar se la ridono, prendono il rock per il collo e arrivano al dunque della scrittura archetipica immaginata negli anni Settanta. Due chitarre, due amplificatori grossi così, una batteria pazzesca. Mai con la paura dell´assolo, a un soffio dal virtuosismo che digrada verso il kitsch. Musica "cinematica", legata a un filo interno che è troppo presto definire logico, è viscerale e complessa come Hendrix e tribale come Santana sul palco di Woodstock, gioca con la new wave sottraendo ai Franz Ferdinand ciò che è dei Talking Heads e se la gode con melodie ficcanti». I due album per la milanese Wallace Records ("Rosolina Mar" e "Before and After Dinner") parlano già abbastanza chiaro, ma è alle prese con il palco che vanno visti questi tre giovanotti. Un live indimenticabile"
Lorenzo Maffucci
rockerilla
Con un’operazione decisamente importante e convincente, le quotazioni della Robotradio tornato a schizzare alle stelle, merito di uno split album che per il panorama italiano rappresenta un piccolo grande evento, sia per qualità musicale che per iniziativa editoriale. Innanzi tutto le band, due formazioni evidentemente superiori che si incontrano in un unico cd e si alternano con tre brani a testa. Gli stili rimangono inalterati: diretti ed inevitabilmente indie quelli dei Trumans Water, che si presentano con dei lati A di altissimo livello; sghembi, matematici ma anche sentimentali quelli dei Rosolina Mar, che si confermano come una delle realtà di maggior valore dell’intera scena nazionale. Poi due remix, il primo firmato dallo stesso Kirk Branstetter (che rende ancor più caotica e melliflua “We Fish” dei Trumans Water) ed il secondo destrutturato da Claudio Rocchetti (un suono ovattato e angoscioso che pulsa di stordimenti e ritmi notturni). A completare in grande stile l’uscita, questo enanched cd presenta anche due clip realizzate per l’occasione da videomaker internazionali. Da un lato ”Mingozo di Mongozo” (Rosolina Mar) in una divertente avventura underground animata da Stefano Buro & Pierluigi Piantoni, dall’altro “We Fish” con un lavoro surreale e psicotico realizzato da Laurent Vicente. In estrema sintesi una pubblicazione memorabile, per di più arricchita da un bel digipack e dall’ottimo artwork nato dalla matita della fumettista Francesca Ghermandi; da avere. (9/10)
Michele Casella
blow up
Tre anni fa furono Red Worms´ Farm e Paper Chase a inaugurare il progetto di una serie di split che voleva veder collegate solide realtà indie italiane ed estere. Rimasto sino a oggi in stand-by, il discorso intrapreso dalla RobotRadio (dell’ex editore di Equilibrio Precario Stefano Paternoster) riprende con i veronesi Rosolina Mar e i californiani Trumans Water. La formula è sempre la stessa: pezzi inediti, un remix e un videoclip per parte (divertente l’animazione creata per i Rosolina Mar), più illustrazioni di copertina affidate a un fumettista (nel caso specifico a Francesca Ghermandi). Per quanto riguarda il lato musicale, quello dei Trumans Water si tratta di un vero e proprio come back. Sebbene siano usciti dall’ordine del giorno, ritrovandoli qui non si fa fatica a riconoscere quelle loro caratteristiche d’ironia e sgangherata dissonanza che ne hanno fatto una delle formazioni più imprevedibili ed eccitanti del post-punk anni ’90. La sorniona We Fish, l’attacco di Hail Sister Bottle, la torbida e delirante Can’t Taste It sono un’anteprima di quello che può succedere nel loro prossimo e imminente lavoro su lunga distanza. I Rosolina Mar dal canto loro dimostrano di essere una delle formazioni più personali e in progress tra quelle che prendono spunto da un approccio math rock. L’improvvisazione trova spazio nelle tre loro nuove tracce (soprattutto sotto l’orbitale luce kraut di Zeus Faber): più Storm&Stress che Don Caballero ma filtrati e dispersi attraverso uno stile smussato e retrorock di rara eleganza. Godeteveli. (7/8) Fabio Polvani
rumore
Continua Rosolina Mar e Trumans Water la serie di split fra band italiane e straniere della trentina Robot Radio, inaugurata nel 2004 da Redworms´Farm e Paper Chase. Una serie con molte peculiarità: i brani sono alternati uno per gruppo, remix e video realizzati per l´occasione aggiungono sostanza, la confezione è affidata a un fmettista di nome (in questo caso Francesca Ghermandi). Ma non si trascuri il contenuto musicale: i veterani indie-noise californiani - in pausa dal 2003 ed in procinto di ritornare su Asthmatic Kitty - suonano più diretti in We Fish e Hail Sister Bottle, più tradizionalmente malati in Can´t Taste It. I veronesi rispondono con altri due esempi sopraffini del loro mescolare math-rock, funk, pop e psichedelia in un isnieme strumentale frenetico e coinvolgente (Acqua alta nella bassa, The Death of U), e con un´acida improvvisazione di studio (Seuz Faber). Una coppia che funziona così bene da sembrare a tratti una cosa sola: complimenti a chi l´ha immaginata. (7) Andrea Pomini
http://www.rosolinamar.com/ita/
http://www.myspace.com/rosolinamar
http://www.myspace.com/bettylobster
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