Lo hanno chiamato hardcore jazz, hard jazz, bass´n´drums, jazzcore, punk´n´bass, sbattendosi in tutti i modi per catalogare un genere musicale che non potrà mai esserlo.
E´ l´esperienza di due giovani californiani che cominciarono più di 20 anni fa con l´hardcore nelle vene e l´anarchismo in testa, due grandi musicisti che con solo basso e batteria richiamano le sinuosità jazz, la potenza dell´industriale, gli stacchi del punk, la velocità dell´hardcore.
Due persone che, lasciata la loro grassa America si sono da un decennio stabilite nella Rep. Ceca, a Tabor, dove da anni lavorano ad un centro (magnifico, in mezzo al bosco) che hanno ristrutturato in cui svolgere ogni tipo di attività non convenzionale.
Il progetto C.E.S.T.A. ogni anno svolge un festival tematico dei generi più diversi, all´esistenziale al sessuale, aperto ad ogni forma di espressione artistica.
Further Conversations
Ci sono dischi che la stampa non nominerà mai, artisti che non avranno mai le copertine dei giornali specializzati, distratti da cartellette stampa luminescenti, finti hype e l´irresistibile effetto-eco della stampa estera.
Parlare dei Sabot vuol dire avere la possibilità di parlare per ore e ore di una realtà underground vera, come quelle dei gruppi hardcore anni 80, fatte di chilometri macinati in furgone, completo controllo di ogni aspetto (show, label, discografia) e un attitudine musicale mai scontata e prevedibile.
Stiamo parlando di una band che ha suonato praticamente in ogni angolo della terra (Cina, Pakistan, Russia, Giappone, Sud America compresi). Invece, fatevi un giro in rete, sembrano un segreto ben custodito..
I Sabot sono in due: Hilary alla batteria e Christopher al basso. Suonano uno stralunato punk-progressive giocato su tempi dispari, riff sbilenchi, basso graffiante e batteria giocherellona come un ipotetico mix di Dysrhythmia, Primus, Minutemen ma che risulta solo "alla Sabot".
Non siamo dalle parti dei power-duo alla Lightning Bolt, Hella e altre band nervose e irruenti del genere, ma come un band jazz-core virata "riff" tendente a mandarti fuori sincrono al primo momento di "orecchiabilità".
Ovviamente "Further Conversation" rende almeno la metà della gioia di vedere la band dal vivo, ma allo stesso tempo è il più prezioso souvenir di una serata passata ad ammirarli a bocca aperta.
Two Half Cans
Two Half Cans nasce nell´inverno del 2007. Two Half Cans è un duo, chitarra e batteria. Two Half Cans unisce Austin a Chicago, Seattle a Washington D.C., un poco anche New York. Two Half Cans non è White Stripe, non è The Kills, non è indie, non è Rock´n´Roll. Two Half Cans non vuole far ballare. Two Half Cans non vuole far amare. Two Half Cans è Rock... Vomitato." Nel dicembre 2008 Two Half Cans registra 4 brani che finiranno nello split con Aguirre. Il disco esce in 50 copie numerate e con un originale packagin fatto a mano. Il tutto è completamente realizzato dal gruppo (DIY), dalle prese al missaggio al mastering.
http://www.cesta.cz/
http://www.myspace.com/sabotband
http://www.myspace.com/twohalfcans
Dal 1990 restituiamo musica, dai un’occhiata agli artisti che sono passati dal CSC in tutte queste stagioni!
Sii protagonista, esplora e promuovi con noi musica straordinaria!
Il tuo sostegno farà la differenza!
Newsletter
Iscriviti per essere aggiornato su eventi ed attività del CSC!