A quasi tre anni di distanza dalle ultime apparizioni del vecchio progetto Moltheni si era annuciato il tanto sofferto rientro per Umberto Maria Giardini, con un disco che ha rappresentato la più attesa uscita discografica della scorsa stagione.
Recensione
Crepitii di chitarre elettriche che suonano come il metallo freddo di una pioggia che ancora non cade. Un brano strumentale invita L’imperatrice ad entrare nel regno silenzioso e verde che ancora non conosce. Umberto Maria Giardini lascia la crisalide Moltheni che non gli appartiene più, nel 2012.
La Dieta dell’Imperatrice ci conduce nel cuore di un rock elegante e sinuoso, il bosco della rinascita. Il cantautore marchigiano ci indica le punte degli alberi appena prima dello squarcio del cielo con una voce che non cambia nel tempo, con le sfumature malinconiche che si radicano e si infoltiscono. Tramestio del ricordo assaggiato in parole semplici e ponte tra mondi lontanissimi che si cercano a distanza di Anni luce.
Quello che non è stato costellato da “avrei dovuto”, si lascia lambire da una melodia languida tra le foglie, dischiusa la voce chiara ed i piatti a cadenzare la danza del tempo inventato che non tornerà. Il trionfo dei tuoi occhi è una ballata post rock bussola e mappa per attraversare il paesaggio corporeo dell’amata, la mano della natura culla assonanze nel suo letto ospitale. Fino all’estasi nociva, Quasi Nirvana sugli accordi dolenti vince la distensione: “ora mi fermo e ti tengo un po’ quì”. Fragori ed impeti d’elettronica trovano il loro groviglio irrisolto ne Il desiderio preso per la coda.
Il piglio visionario costruisce uno scenario da contemplare in Saga mentre proseguiamo questo cammino scalzi, il tappetto melodico è tenero quanto un prato primaverile, di un colore fresco e rinnovato nelle liriche che brillano di luce propria. Viene ancora ad oscurarsi il cielo: Il sentimento del tempo è un brano in piena dove scrosci strumentali elettrizzano un’atmosfera in cui tutto può accadere.
Poi pausa e ripresa. La calma e la riflessione intimista di Umberto scorre tra chitarre inquiete. La batteria, infine, ritrova vigore nell’incursione progressive e di nuovo muore nel silenzio.
Un equilibrio al limite delle vertigini regna nell’ultimo brano, L’ultimo venerdì dell’umanità. Divagazioni strumentali si alternano agli istanti in cui la voce annuncia fughe e rinascite future, perchè il mondo è ancora ostile là fuori.
Il cielo rimane incerto, il verde del bosco si consuma sotto gli ultimi passi dell’imperatrice elegante ed onirica, sospinta da punte di sinestesia che lasciano in bocca il sapore scoperta, ricerca della purezza, oltre quella sonora.
losthighways
Biografia
Nel 1986 assieme all´amico Andrea Medori fonda (in veste di batterista) gli "Hamilton", che poi diverranno "Hameldome", gruppo rock con venature punk con repertorio in lingua inglese. Nel 1989 gli "Hameldome" (composti da Moltheni, Andrea Medori, Gaetano Fratalocchi e Sirio Borraccini) si qualificano alle finali di Arezzo Wave e si aggiudicano il premio come miglior band emergente. Successivamente Moltheni lascia il gruppo e si trasferisce in Scozia. Tornato in Italia, diversi anni dopo, gira di città in città fino ad approdare a Bologna, dove esegue le sue prime registrazioni.
Nel 1997 entra in studio di registrazione per la realizzazione di brani propri, che desteranno l´attenzione di Carmen Consoli e Francesco Virlinzi. Successivamente aprirà alcuni concerti della Consoli, e grazie a Virlinzi firmerà un contratto con la Cyclope Records per la realizzazione di due album.
Nel 1999 pubblica il suo primo album dal titolo Natura in replay con brani come In centro all´orgoglio e Il circuito affascinante, apre i concerti di Ginevra Di Marco, Verdena e Afterhours e viene selezionato per il "Brand New Tour" di MTV.
Nel 2000 partecipa al Festival di Sanremo con il brano Nutriente.
Nel 2001 pubblica l´album Fiducia nel nulla migliore. Dopo la prematura morte di Francesco Virlinzi, la "Cyclope Records" chiude.
Dopo quasi un anno di inattività, partecipa alla colonna sonora del film Perdutoamor di Franco Battiato, dove interpreta uno dei primi successi di Lucio Battisti, Prigioniero del mondo.
Allontanatosi dal suo stile pop-rock che va da Nick Drake allo stesso Lucio Battisti, nel 2004 registra Forma mentis, album dalle sonorità più dure, ma che non verrà mai pubblicato.
Nel 2005 collabora con i Tre allegri ragazzi morti, alla realizzazione di Splendore terrore, caratterizzato da suoni acustici e minimali. Intraprende un tour, alla fine del quale realizzerà l´album (acquistabile solo sul suo sito ufficiale) Vinile live, dove raccoglie suoi brani eseguiti dal vivo.
Il suo quarto album, Toilette memoria (La Tempesta/Venus), esce ad ottobre 2006 e vede, tra gli ospiti, Franco Battiato, Alberto e Luca Ferrari dei Verdena, Carmelo Pipitone dei Marta sui tubi e molti altri. Il tour di presentazione parte ad ottobre e Moltheni si presenterà con full band di 4 elementi.
All´inizio di ottobre 2007 vede la luce Io non sono come te, la cui uscita è slittata di qualche mese dall´iniziale annuncio per aprile. Il nuovo lavoro di Moltheni è un EP di sei tracce inedite, registrato in Svezia e prodotto da Pietro Canali, che accompagna la voce con il suo piano wurlitzer. Il tour relativo a questo mini-lavoro è stato acustico nella quasi totalità delle date, ed ha visto sul palco la formazione Giardini-Canali-Pipitone.
Il 10 ottobre 2008 viene pubblicato l´album I segreti del corallo, distribuito sempre dall´etichetta La Tempesta/Venus, dei Tre allegri ragazzi morti. Già dalla fine di ottobre, e per l´autunno 2008, sono previste le date del tour di presentazione del nuovo lavoro.
Il 27 novembre 2009 viene pubblicata una raccolta di brani riarrangiati, più alcuni inediti, intitolata Ingrediente novus, per festeggiare i 10 anni dall´inizio della carriera di Moltheni.[1][2]
Post-Moltheni
Nella fine dell´estate del 2010, il sito web dell´artista viene dichiarato "chiuso... per sempre". Questo pare il segno più tangibile della cessazione dell´attività cantautoriale di Giardini, almeno sotto il nome di Moltheni. È del 2011 l´annuncio[3] che Umberto Giardini, ha abbandonato definitivamente lo pseudonimo Moltheni e temporaneamente l´attività di cantautore. Si è trasferito alla batteria, sua passione giovanile ed ha formato con Marco Marzo Maracas alla chitarra e Floriano Bocchino al piano Rhodes, il gruppo post-rock dei Pineda. L´esordio è avvenuto nel giugno 2011 con l´album omonimo [4], lavoro ispirato dal gruppo Tortoise con qualche divagazione progressive alla Emerson Lake & Palmer.
Nel 2012 torna sulle scene con un progetto che porta il suo nome, Umberto Maria Giardini, con un album intitolato La Dieta Dell´Imperatrice, la cui pubblicazione è prevista il 5 ottobre per La Tempesta Dischi/Woodworm, distribuito da Venus.
http://www.facebook.com/UmbertoMariaGiardini
http://www.umg-music.com/
http://www.ondarock.it/interviste/moltheni.htm
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