Fiumi di metriche non sempre allineate e concetti sempre freschi a cascata.
Questo è Uochi Toki e tutti lo sappiamo. Un duo di agitatori cerebrali che hanno sovvertito le regole di qualsivoglia etichetta di rap Italico dirigendosi in direzioni ostiche e tortuose condite di vagonate di rime che sotterrano qualsivoglia struttura di forma-canzone.
Libro Audio è l´ennesimo sfogo di un´ira che pare non trovare pace (ed in effetti, a guardarsi attorno, non è che ci sia granchè da star sereni) figlia di una generazione satura di moralismo e tivvù.
Per questo e mille altri motivi è davvero un piacere lasciarsi ancora travolgere dai bizzarri racconti di Napo, sempre più densi e pungenti, che ci concedono quella visione dello stivale di Uochi Toki è ormai marchio di fabbrica.
Un disco che aggiunge una forte maturazione di argomentazioni e tematiche al sempre strabordante lavoro lirico di Napo mentre le produzioni di Rico confermano la buona ispirazione già dimostrata con La Chiave del 20 in collaborazione con gli Eterea.
Buona conferma quindi per un progetto che, a distanza di ben sei titoli, dimostra ancora gran freschezza e potenziale di ulteriore crescita.
Recensioni
“Libro audio” è il quarto disco, quinto se si conta “La chiave del venti”, di Napo e Rico (parole il primo, basi il secondo) nella loro incarnazione più famosa, il duo rap noto come Uochi Toki. E’ il disco della maturità? No perché, nonostante la giovane età, erano già maturi da un pezzo. Il disco della conferma? No, si confermano da sempre. L’inizio del declino? Questo meno che meno. Anzi, qua le novità sono sostanziose.
La più importante è che i pezzi nascono in modo nuovo, come ci ha detto Rico nell’intervista. Per la prima volta c’è dietro una specie di concept, che non sta tanto nella storia, perché non ce n’è una ma dodici, quanto nel nuovo approccio.
Rico ha chiesto a Napo di scrivere testi in terza persona, o meglio, di scrivere presentando punti di vista di altri, non suoi. Dar vita a una specie di narrativa rap. Una specie di libro audio, per l’appunto.
Man mano che il disco procede, i testi si spostano sempre di più in territori irreali, le tendenze autobiografiche di Napo sfumano nelle visioni di Napo, in racconti (allegorici? simbolici? iperbolici? niente di tutto questo?) che parlano ancora di uomini e di rapporti, sempre analizzati con il caratteristico acume, ma partendo da contesti più improbabili o inverosimili.
“Il ballerino” è semplicemente geniale nella prima parte (“Purtroppo è considerato più eterosessuale guardarsi fra maschi per determinare chi sta nel club dell’età puberale piuttosto che farsi circondare da ragazzine vestite attillate che fanno discorsi sulle loro relazioni presenti e passate”), ma non lo è meno quando si sposta sui rapporti fra bambini e sulla capacità dei genitori di farli combattere fra loro. Splendida anche “Il nonno, il bisnonno”, intelligentissimo spaccato di storia italiana (e storie italiane) con tanto di messaggio(!), punteggiato da divertenti campioni vintage messi nell’impasto da Rico. Fra le meno reali si fa notare soprattutto la fuga de “Il claustrofilo”, uno dei pezzi in cui meglio si nota l’interazione fra rappato e tessitura sonora.
E così veniamo all’altra componente di “Libro audio”. Il lavoro di Rico è probabilmente il suo migliore di sempre. Tutto sembra più “duro”, meno mediato delle basi degli altri dischi, soprattutto sul finire dell’album, quando si entra nel territorio dell’irrealtà de “Il necromante” o al cospetto delle mitragliate soniche de “La bestia”. Campioni anche feroci (Rico mi ha parlato di molto metal e affini, nei loop di questo album), che compongono una base scorticata, slabbrata ma impeccabilmente costruita.
E’ difficile scegliere solo alcune tracce, ma è impossibile non segnalare “Il ladro”, un funk elettronico raggelato e sporco che sembra addirittura Dabrye, cioè una delle migliori teste dell’hip hop attuale. E visto che ormai a “hip” o a “hop” si è sostituito praticamente qualsiasi genere (prima trip hop poi, fra gli altri, glitch hop, hip pop e hip pop-rock), ormai mancava solo hip prog, ed è un neologismo che potremmo azzardare per “L’osservatore, l’osservatore1”.
Che gli Uochi Toki siano quanto di meglio ci sia sulla piazza del rap italiano è talmente un’ovvietà che quasi dispiace chiudere una recensione con una considerazione così banale. Però sarebbe ancor peggio non scriverlo.
Ondarock
Biografia militare degli Uochi Toki
Data di nascita: 1999 come Lazebiose, 2001 come Uochi Toki
Area di provenienza: Milano, Alessandria, Voghera, Tortona, Pavia
Area di residenza: Saludecio (Rn)
Membri: Matteo Palma (Napo, voce), Riccardo Gamondi (Rico, basi)
Genere: Rap cinico e tagliente su basi elettroniche grezze e d´impatto
Dischi all´attivo:
2001 Lazebiose - "Scusate, secondo voi il dentifricio... ?" (Autoprodotto) 2003 Uochi Toki - Vocapatch (Burp Ent.)
2005 Uochi Toki - Uochi Toki (Burp Ent.)
2006 Uochi Toki - Laze Biose (Burp Ent.)
2007 Uochi Toki + Eterea (Post Bong Band) - La chiave del 20 (Wallace R)
2009 Uochi Toki - Libro audio (La Tempesta Dischi).
Live: hanno suonato la stessa sera sullo stesso palco di Caparezza, Bugo, Frankie-hi nrg, Fabri Fibra, Mondo Marcio, Hormonauts, Red Warms´ Farm ecc. Hanno compiuto nel 2003 un tour in Germania assieme alla band “conterranea” Inferior Sourgez Sound (ora Opus Dei), solitamente sono in due sul palco (voce e campionatore) e le frequenze basse risultano spesso eccessive.
Collaborazioni: Bugo, Altro, Useless Wooden Toys, Jealousy Party e Meccanico del suono (aka Fele; il loro artista noise preferito nonché amico di vecchia data)
Cosa fanno nella realtà:
Matteo Palma disegna sotto lo pseudonimo di Lapisniger (http://lapisniger.blogspot.com/), macina le olive ed ha un master in cucina da caserma;
Riccardo Gamondi registra gruppi che reputa interessanti nel suo studio, segue dal vivo gli OvO (sette tour europei) ed organizza (con l´aiuto di Napo) eventi come il Rapascid festival (luglio 2007 e luglio 2008) e La Gara Delle Batterie Elettroniche (undici edizioni all´attivo in varie localià d´Italia – Saludecio, Rn – Mestre, Ve – Parma).
http://www.myspace.com/uochitoki
http://www.ondarock.it/interviste/uochitoki.htm
http://www.sentireascoltare.com/CriticaMusicale/Monografie/uochitoki.htm
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