ZAKARYA
Ives Weyh - accordion
Alexandre Wimmer - guitars
Gautier Laurent - bass
Pascal Gully - drums
Breve Biografia
ZAKARYA è un quartetto francese formatosi nel 1999.
Nel 2000, John Zorn, leader della scena avant-garde di New York, scopre le composizioni di un inclassificabile fisarmonicista e della band di cui è leader, Yves WEYH e gli propone di produrre il loro primo cd nella prestigiosa etichetta TZADIK.
Zakarya è l´unica band francese prodotta da John Zorn e realizza il primo album nel 2001.
Il nome di Zakarya ora si accosta a nomi come Masada, Derek Bailey, Fred Frith, e Mike Patton...e i loro dischi sono distribuiti in tutto il mondo (USA, Europe, Japan...).
Due anni dopo, nel 2003, Tzadik produce il loro secondo album, "Something Obvious".
Agosto 2006 : Zakarya produce il terzo cd sempre per Tzadik, " 413 A ", con la partecipazione del chitarrista Marc Ribot.
Recensione
Zakarya è un quartetto francese capitanato dal fisarmonicista Yves Weyh, qui alla terza incisione per la Tzadik di John Zorn, sezione Radical Jewish Culture, che ponendosi sulla scia di formazioni come Hasidic New Wave e Naftule Dream’s, alimenta quel filone musicale impegnato a combinare la tradizione della musica klezmer con altri linguaggi musicali come l’avanguardia, la musica improvvisata, esperimenti elettronici e incursioni nel rock.
Ciò che colpisce maggiormente in 413 A è l’incontro/scontro tra le corde metalliche delle chitarre ed il mantice della fisarmonica.
Ad Alexandre Wimmer, abituale chitarrista del gruppo, si aggiunge infatti in questa incisione la chitarra di Marc Ribot che, come un ciclone, piomba sulle dinamiche della band esaltandole e, privilegiando un suono quasi heavy metal instaura un’incredibile simbiosi timbrica con il suono inevitabilmente melodioso della fisarmonica del leader.
Senza dimenticare gli assai stimolanti contrasti tra dolci melodie dal coté folklorico e l’esasperata frammentazione ritmica di alcune composizioni, o il tentativo, riuscito, di coniugare la tradizione secolare della musica ebraica con l’attualità, in una sorta di melting pot sonoro.
La struttura dell’album segue un’estetica cara a molti lavori dell’etichetta di Zorn, alternando brani dalla struttura compositiva definita, a brevi, talvolta brevissimi, inserti improvvisativi, schegge sonore impazzite, che aumentano il grado di imprevedibilità del lavoro, pur nel rispetto di un lucido disegno complessivo.
Non c’è niente di rivoluzionario in questo CD, perché come riporta una frase di Georges Perec nel retro copertina, non vi è nulla di ciò che si fa che non sia già stato fatto, ma 413 A possiede freschezza ed energia da vendere, ed una dose di sfrontatezza che non guasta mai.
Vincenzo Roggero
articolo riprodotto per gentile concessione dell´autore e di All About Jazz Italia [ http://italia.allaboutjazz.com ]
DISCOGRAFIA :
- Zakarya, " 413 A ", featuring Marc Ribot - Tzadik - 2006
- Zakarya, " something obvious " - Tzadik - 2003
- Zakarya, eponymous - Tzadik - 2001
http://www.tzadik.com
http://www.myspace.com/zakaryacontact
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