Il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro per recuperare i luoghi culturali dimenticati. (per info vedi qui)
“Il Distretto dell’Abbandono” è la nostra proposta per segnalare il CSC… Qui sotto un estratto dal progetto. E ora… incrociamo le dita! I risultati arriveranno il 10 Agosto 🙂
Il progetto in un tweet
Riqualificare uno spazio artigianale non per la rappresentazione di eventi ma per vivere esperienze uniche ed irripetibili.
Breve descrizione del progetto
Il progetto realizzerà uno spazio di eccellenza della musica contemporanea, moderna e sperimentale che ospiterà e produrrà esperienze artistiche dalla forte connotazione internazionale ed innovativa.
Il progetto inaugurerà un luogo ove le avanguardie artistiche più innovative e sorprendenti si incontreranno con la comunità , favorirà una sensibilità internazionale in un contesto provinciale e avvicinerà la cittadinanza a quanto culturalmente accade nelle capitali Europee, favorirà il senso di appartenenza alla comunità , diffonderà vitalità e innescherà il nascere di iniziative virtuose e nuove.
Gli eventi saranno prodotti all’interno dello spazio e l’opera artistica non sarà solamente presentata al pubblico, ma gli artisti faranno vivere (e non solo rappresenteranno) la loro arte in maniera esperienziale con interventi studiati “ad hoc”: il luogo rigenerato sarà un contesto in cui l’opera d’arte è realmente viva, unica ed irripetibile. In questo senso saranno privilegiati artisti che operano nell’ambito della disciplina dell’improvvisazione.
L’attività artistica sarà documentata con la registrazione e la produzione di materiale audiovisivo e grafico in formato digitale e diffuso principalmente attraverso i supporti informatici. Per la riqualificazione dello spazio fisico, attualmente con destinazione d’uso artigianale, si indirà un concorso di idee rivolto a professionisti, studenti ed artigiani operativi nel territorio della comunità .
ll progetto finale di riqualificazione soddisferà bisogni estetici (design innovativo), tecnici (acustica), funzionali (accesso in sicurezza, fruibilità degli spazi) di sostenibilità ambientale (materiali riciclati, ecologici, performanti) ed energetica. Lo spazio riqualificato sarà quanto più vicino possibile all’autosufficienza energetica (per esempio: sistemi di accumulo energia elettrica prodotti da impianto fotovoltaico, caldaia a biomasse, etc) ed avrà bassi valori di emissione di CO2.
Nell’area ristoro/caffetteria saranno forniti prodotti locali (KM 0), del commercio Equo&Solidale e biologici.
Lo spazio accederà ai network Europei dei centri culturali, si certificherà EFFE Label e ISO 20121 per gli eventi sostenibili.