Ormai sono in pochi a non sapere che il progetto Captain Mantell trae origine dall’omonimia esistente tra il cantante dello space trio (Tommaso Mantelli) ed il primo pilota a morire inseguendo un UFO, il Capitano Thomas Mantell.
Ma forse non tutti sanno che l’uscita del terzo disco chiude in qualche modo una trilogia tematica che riguarda essenzialmente il viaggio immaginato dello stesso sfortunato pilota.
Il primo disco (Long Way Pursuit – 2007) rappresenta l’inizio dell’avventura del capitano, l’inseguimento del fatidico UFO.
Il secondo lavoro (Rest In Space – 2010) racconta dell’esito di questo inseguimento, nella realta’ una tragica morte ma, nella rieborazione artististica, la scoperta di uno spazio immaginario fatto di ricordi, illusioni e aspirazioni senza luogo e tempo.
Ecco dunque profilarsi il nuovo capitolo della saga Mantelliana. Il terzo disco (in uscita ad Ottobre 2011) infatti si chiamera’ GROUND LIFT e trattera’ della scoperta di una nuova dimensione esistente oltre allo spazio siderale stesso. Cosa ci aspettera’ dunque? I nostri eroi dopo aver inseguito oggetti volanti non identificati ed essersi persi nello spazio profondo ritrovano la strada di casa.Un atterraggio di fortuna, il ritorno al pianeta natio, il pianeta terra, ma che in qualche modo appare modificato, alterato ai loro occhi… Oppure sono i nostri musicisti-astronauti a ritornare a casa cambiati dal loro viaggio intestellare?Cosa e’ successo ai nostri eroi durante il loro peregrinare nelle profondita’ dello spazio cosmico? Il singolo BEFORE WE PERISH concretizza il passaggio di ritorno dallo spazio alla Terra e ci traghetta da un luogo all’altro.
Il video, realizzato da Eeviac, rappresenta in immagini esattamente questo viaggio. Un viaggio che mette in dubbio tutte le certezze e che lancia un ultimo SOS prima dello schianto.E questo pezzo ci aiutera’ ad entrare nella nuova sonorita’ della band.Si passa dunque dai suoni piu’ spaziali, asettici a qualcosa di piu’ terrestre, sporco, fangoso… partendo da un suono sintetico avariato fino ad arrivare alla chiusura con una chitarra acustica distorta ed un groove di batteria fuori controllo…
I Capitani sono tornati.. scoprite cosa li aspettera’ al loro ritorno nel presunto pianeta d’origine.
Il trio spaziale è in tour dal 2007. Piu’ di 150 concerti, condividendo il palco con gruppi prestigiosi esteri ed italianitra i quali Chemical Brothers, Klaxons, White Rose Movement, Mouse On Mars, Icarus, Tito & Tarantula, Louie Austen, Freakatronic, Meg, Bugo, Amari, Bologna Violenta, Ojm, Atari, Ex Otago, LN Ripley, Werdisco,partecipazioni a festival di rilievo come Heineken Jamming Festival (main stage) (VE), Neapolis (NA) e Venice Industries (VE), MEI (RN), C-Prayer (MI) e alle pricipali club night italiane Amigdala (Roma), Draft Punk (BO), Saetta (MI), Wah Wah Club (VE).
All’attivo alcune apparizioni televisive e radiofoniche tra le quali Rock TV, Radio DJ “Tropical Pizza” (in programmazione il singolo Turn Your Head Around) e parecchie altre radio e web radio locali e nazionali.
Il 2010 ha visto i nostri eroi impegnati anche in altre missioni:Tommy infatti ha suonato come bassista nel tour di “A sangue freddo” de Il Teatro degli Orrori. Nicola e Omero invece si sono dedicati al loro nuovo groovosissimo progetto Space Barena.
Ora di nuovo insieme per proporre un nuovo suono terrestre interpretato da astronauti di ritorno da una odissea nello spazio.
Dopo l’uscita del singolo Before we perish, i Captain Mantell si apprestano a far uscire il loro terzo lavoro in studio, Ground Lift, la cui pubblicazione digitale è prevista per il 10 ottobre mentre quella fisica arriverà verso la fine dello stesso mese.
Dopo Long Way Pursuit (2007) e Rest in Space (2010), la ciurma del Capitano Tommaso Mantelli si appresta ad aggiungere un altro capitolo alla saga spaziale. Il trio spaziale è in tour dal 2007. Più di 150 concerti, condividendo il palco con gruppi prestigiosi esteri ed italiani tra i quali Chemical Brothers, Tito & Tarantula, Meg, Bugo, Amari, Bologna Violenta, e partecipando a diversi festival come Heineken Jamming Festival, Neapolis, MEI. In questi anni hanno avuto modo di farsi notare, anche attraverso l’impegno di Tommaso Mantelli, leader della band, come bassista nel tour di “A sangue freddo” de Il Teatro degli Orrori, e al progetto Space Barene di Nicola Lucchese e Omero Vannin. Tornati alla base, hanno dato alla luce Ground Lift, l’album dell’atterraggio dei nostri musicisti-astronauti.
La band è cresciuta molto e si sente. Fin dal primo brano, We need a fix, è chiaro che l’elettronica rimane sempre alla base del cyber-punk dello space trio, ma il sound è più sporco, più rock. La batteria si fa sentire più pesantemente e anche la voce di Mantelli ha fatto un bel salto di qualità. I brani conservano le caratteristiche che hanno permesso alla band di mettersi in luce: sono orecchiabili, ballabili e divertenti, ma non per questo banali o scontati.
Con Ground Lift, i Captain Mantell si confermano come una delle realtà più interessanti e innovative che abbiamo in Italia.
Chapeau al Capitano Mantelli e alla sua ciurma. Li aspettiamo per la loro prossima missione.
http://www.myspace.com/captainmantell
http://www.captainmantell.com
http://www.myspace.com/humanature
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