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NOMEANSNO

  • domenica 10 Giugno 2007

Rob Wright - bass, vocals, some guitar, shirts
John Wright - drums, percusion, vocals, keyboards, brewing advice
Tom Holliston - guitar, vocals, dance moves

Funk-punk, progressive hardcore e punk-jazz sono da sempre cliché troppo restrittivi per definire la loro musica, sostenuta da una sezione ritmica devastante e precisa come un metronomo.Una musica secondo alcuni cervellotica, secondo altri genialmente schizoide, che di sicuro fa dei Nomeansno degli inventori e dei maestri assoluti della musica "alternativa" degli ultimi venti anni.

Pionieri del crossover, dell´ ibridazione del linguaggio punk - hardcore con il funk ed il jazz, fra i primi a dare ai pezzi arrangiamenti irregolari, spesso saltando da un tempo e un´orchestrazione ad altri: la band guidata dalla sezione ritmica dei fratelli Rob e John Wright eccelle soprattutto nel creare atmosfere tese, morbose, inquietanti, sperimentando con un funk che impiega soluzioni armoniche in parte ereditate dai Minutemen ed in parte importate direttamente dai generi neri.

Sono racconti tesi, talvolta spasmodici, per il quale i musicisti imbastiscono trame sincopate e con volute. Scene efferate ma anche rap all´insegna del piu` bieco e demenziale black humour; oppure brani violenti, quelli in cui si mescolano diverse tradizioni per partorire terribili mostruosita´ armoniche: basso funky, ritmi omicidi, e riff tellurici , memori dei Black Flag.

I NoMeansNo sono un power trio di rock hardcore destrutturato, sulla scia di Minutemen, Frank Zappa e Residents. Essi gettarono le basi per decine di band che facevano della tecnica un semplice mezzo per suonare del rock non banale.

I fratelli Wright (Rob e John) alla sezione ritmica e Tom Holliston alla chitarra. Questi sono i No Means No. La band canadese, nel corso dei suoi venti anni di storia, ha sempre saputo imprimere il proprio evidente sigillo su ogni lavoro, a partire dai primi dischi in duo, passando per le collaborazioni con Jello Biafra dei Dead Kennedys fino ad arrivare al loro alter ego Hanson Brothers. “Ma quanto sono vecchi i NoMeansNo?”, si chiede la scritta sul muro nella copertina di The People’s Choice, il loro decimo album che prova a sintetizzare in una manciata di brani i 25 anni di carriera della band canadese.
Eppure, chi ha avuto il piacere di assistere a un concerto dei due fratelloni di Vancouver sa già che dal vivo – a dispetto dei capelli brizzolati - sono ancora in grado di esprimere un’energia e una potenza non comuni e di sfoggiare con nonchalance la precisione tecnica di chi suona insieme da tanti anni ed è dotato di un talento non comune.
Talento che ha permesso all’attempato Rob e al più giovane (si fa per dire) John di partire dai luoghi comuni del rock per poi disintegrarli.
Funk-punk, progressive hardcore e punk-jazz sono da sempre cliché troppo restrittivi per definire la loro musica, sostenuta da una sezione ritmica devastante e precisa come un metronomo.Una musica secondo alcuni cervellotica, secondo altri genialmente schizoide, che di sicuro fa dei Nomeansno degli inventori e dei maestri assoluti della musica "alternativa" degli ultimi venti anni. Quando si parla di NoMeansNo, comunque, non si deve badare solo all’aspetto puramente musicale perché una delle loro carte vincenti è anche l’umorismo acuminato con cui ironizzano sui piccoli fatti della vita (e su se stessi, come dimostra la citata copertina di The People’s Choice).
Forse i loro ultimi dischi non hanno aggiunto niente a un glorioso passato (in cui brilla soprattutto il “periodo di mezzo”, rappresentato da album come Small Parts Isolated and Destroyed, Wrong e 0+2=1), ma semza dubbio da un loro concerto si esce sempre sorridenti e soddisfatti.
Insomma, i cari vecchi NoMeansNo sono la dimostrazione vivente di come si possa rimanere indipendenti senza perdere niente a livello meramente commerciale, sposando ironia e impegno politico.
Il loro stesso nome – che deriva da uno slogan del movimento per la difesa dei diritti delle donne – è indicativo di una volontà di rifiuto, di saper dire no quando serve.

http://www.nomeanswhatever.com
http://www.myspace.com/myspaceiswrong

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